Oggi, lunedì 30 aprile 2018, è il giorno in cui i dirigenti scolastici degli istituti di ogni ordine e grado dovranno necessariamente adempiere agli obblighi previsti dalla legge, inviando tutta la documentazione vaccinale necessaria alle Asl di riferimento. Il 5 agosto 2018 è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale la Legge 31 luglio 2017, n. 119 "Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 7 giugno 2017, n.
73, recante disposizioni urgenti in materia di prevenzione vaccinale". La legge prevede l'obbligo di vaccinazione per i minori da 0 a 16 anni: da 0 a 6 anni senza le vaccinazioni ai bambini non sarà possibile essere ammessi a Scuola, mentre da 6 a 16 anni la mancanza delle vaccinazioni comporterà sanzioni pecuniarie salate nei confronti dei genitori.
Vaccini obbligatori
Sono 12 in tutto i vaccini obbligatori previsti, quattro dei quali già prevedevano l'obbligo di somministrazione: anti-poliomielitica, anti-difterica, anti-tetanica e anti-epatite B, ai quali si sono aggiunti anti-pertosse, anti-Haemophilus Influenzae tipo b, anti-meningococcica B, anti-meningococcica C, anti-morbillo, anti-rosolia, anti-parotite e anti-varicella.
Le vaccinazioni saranno gratuite e somministrate obbligatoriamente a tutti i nati dal 2017. Per i nati dal 2001 al 2016 saranno obbligatorie le vaccinazioni previste nel Calendario Vaccinale Nazionale relativo a ciascun anno di nascita.
Copertura vaccinale in Italia
Lo scopo della nuova legge in materia di prevenzione è di aumentare la copertura vaccinale e portarla almeno al 95%, considerato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità la percentuale per raggiungere la cosiddetta "immunità di gregge". I dati emersi dalla Settimana Europea delle Vaccinazioni hanno messo in luce che al momento in Italia 11 regioni su 21 hanno raggiunto l'obiettivo di immunizzare il 95% della popolazione. Un dato piuttosto rincuorante se pensiamo che il 2017 è stato segnato da un'epidemia di morbillo che ha colpito quasi 5000 persone e ne ha uccise 4.
Mentre il Lazio si rivela la regione più virtuosa in quanto a prevenzione vaccinale, ci sono ancora diverse regioni che si dimostrano scettiche rispetto ai nuovi obblighi imposti dalla Legge n.119/2017. Tra le "peggiori" in classifica ritroviamo la provincia autonoma di Bolzano, la Sicilia, le Marche, l'Abruzzo e il Friuli Venezia Giulia.