avola, apre il reparto di rianimazione presso l'Ospedale Di Maria; inizialmente i posti disponibili saranno due in attesa che nei mesi a seguire, dopo un primo periodo di start-up, si renderanno disponibili tutti e sei i posti e nel frattempo si formalizzi tutto l'organico medico e paramedico.
L'inaugurazione del reparto si terrà giorno 11 maggio c.a., alla presenza del presidente della regione Nello Musumeci. Il sindaco Luca Cannata si dice felice di aver raggiunto un altro obiettivo strategico per la sanità della zona sud e per il funzionamento dell'ospedale unico Avola-Noto.
Dopo il riordino del piano ospedaliero, che seppur prevede l'esistenza del polo Avola-Noto, ha visto spostarsi il bacino di utenza verso il Di Maria, lasciando all'ospedale Trigona di Noto alcuni posti inerenti lungodegenza e recupero e riabilitazione funzionale, dopo la messa in funzione della pista elisoccorso h24 ad Avola, Adriano Formica, rappresentante sindacale R.S.U.
Fials, mette in evidenza che, data la vastità del territorio e anche l'enorme afflusso turistico, sarebbe opportuno rafforzare anche l'ospedale Trigona di Noto per i reparti che gli sono rimasti, l'ospedale di Avola potrebbe diventare un ospedale a indirizzo chirurgico mentre quello di Noto a indirizzo medico, ennesimo tentativo di salvare l'ospedale di Noto, dopo la lunga attesa e le notizie mendaci inerenti l'arrivo di cliniche private presso lo stesso.
Dopo l'approvazione della nuova rete ospedaliera da parte della commissione sanità dell'assemblea regionale Sicilia, notevoli sono state le lamentele che hanno colpito le scelte effettuate, scelte che vedono la struttura ospedaliera sita a Noto, perdere pezzi a favore della struttura di Avola e di altri ospedali quali quello di Lentini.
Con servizio di elisoccorso h24, rianimazione e presto, a quanto trapela, i reparti di ortopedia, ostetricia e pediatria, Avola si presenta come la centrale operativa della zona sud-est.
Si spera naturalmente che non accada come fu per l'apertura del reparto lungo degenza presso l'ospedale di Noto, con letti e apparecchiature nuove ma ci si accorse che non era stato assegnato sufficiente personale già dall'arrivo dei primi pazienti.
Ricordiamo infine che, data la crescita demografica e nei periodi turistici la vasta presenza di turisti, ad oggi il numero di posti letto sono insufficienti a garantire la copertura dovuta e sotto questo punto di vista si deve spingere, anche per ridare respiro ad un ospedale Trigona in agonia.