La cannabis, stando a un nuovo studio condotto dai ricercatori della Duke University, potrebbe avere degli effetti negativi sulla fertilità maschile. I ricercatori in particolare hanno scoperto che il consumo di questa sostanza potrebbe ridurre il numero degli spermatozii e quindi avere conseguenze sulla fertilità maschile.
Cannabis e fertilità maschile: i risultati dello studio
I ricercatori hanno condotto un'analisi sul liquido seminale di uomini che avevano consumato la cannabis in maniera continuativa almeno settimanalmente nei sei mesi precedenti. Il loro liquido seminale è stato quindi posto a confronto con quelli che invece non avevano avuto alcun consumo di questa sostanza negli ultimi sei mesi e complessivamnete non più di 10 volte nell'arco di tutta la loro vita. Il confronto ha evidenziato che aumentando la concentrazione di Thc, ovvero tetraidrocannabinolo, che è la sostanza psicoattiva contenuta nella cannabis, minore risulta il numero di spermatozoi.
A supporto della possibiltà che la cannabis possa produrre delle modifiche al liquido seminale, vi è quanto evidenziato sempre da questa ricerca, secondo cui tale sostanza sarebbe in grado di avere effetto su diversi geni, ad esempio su quelli che aiutano gli organi a raggiungere una dimensione normale e su quelli che hanno un ruolo nella crescita nel corso dello sviluppo. Susan Murphy, la principale autrice di questa ricerca, ha spiegato che i risultati evidenziati dallo studio non possono ritenersi definitivi. Tuttavia suggerisce come precauzione di non usare la cannabis almeno 6 mesi di prima di provare ad avere figli. In tal modo quindi l'organismo avrebbe la possibiltà di smaltirne gli effetti.
Cannabis: altri studi sugli effetti sulla fertilità maschile
In effetti, quello di cui vi abbiamo dato conto, non è il primo studio che esamina gli effetti della cannabis sulla fertilità maschile. Altri studi hanno evidenziato che il delta9 e il Delta8 -Thc, che sono da considerare le principali sostanze attive nella cannabis, causano un danno agli spermatozoi. Interferendo col consumo di ossigeno dei mitocondri degli spermatozoi, determinano una riduzione della motilità. Inoltre riescono ad interferire con altri meccanismi importanti per la fecondazione dell'ovocita. Oltre a ciò, tali sostanze esplicano il loro effetto anche sul sistema nervoso e ormonale centrale. Le interferenze con l'asse ormonale ipotalamo-ipofisi gonadi incidono negativamente su alcune importanti funzioni dei testicoli. Pertanto, alla luce di questi studi, si potrebbe concludere che il consumo della cannabis ha un effetto nell'alterare e ridurre la fertilità maschile.