Come ogni grande evento sportivo che si rispetti, il post fight di Mayweather vs Pacquiao ha lasciato molti strascichi e polemiche. L'incontro non è stato bello, il troppo tatticismo lo ha tenuto bloccato, ma indubbiamente è stato emozionante e i momenti di grande pathos non sono mancati. Tra i fans ed i tifosi dei due campioni c'è acceso dibattito sulle reali qualità dell'uno e dell'altro pugile, ma a quanto pare nessuno mette in discussione la vittoria dello statunitense.

E invece è proprio quanto cercheremo di sostenere nell'articolo.

Analisi Mayweather vs Pacquiao: i momenti clou

Come dicevamo, il mondo del pugilato sembra d'accordo ad assegnare la vittoria all'americano, una vittoria di misura, c'è chi parla di 4 punti, chi tre, sicuramente non 8 come il criminale che è stato messo in giuria a Las Vegas. A noi però sembra troppo anche un solo punto in più,vediamo perché. Innanzitutto bisogna evidenziare due momenti clou all'interno del match, ossia le situazioni che avrebbero potuto far girare l'incontro e regalare un potenziale knockdown. Ebbene entrambi i momenti sono stati a favore del filippino, i due sinistri dati nel quarto e nel sesto round.

Nel primo l'americano è stato scaraventato sulle corde, nel secondo ha addirittura vacillato e le sue gambe sono parse incerte finendo ancora una volta sulle corde. In entrambi i casi poi Pacquiao scatenava su di lui un gran numero di colpi che però si infrangevano sulle braccia, anche se non pochi hanno preso il bersaglio al corpo. In questi due momenti insomma lo statunitense è andato in grande difficoltà, ha smesso il tutù del ballerino ed ha indossato il carapace della tartaruga per salvarsi dagli artigli del felino filippino. In quali momenti invece quest'ultimo è stato visto in difficoltà? Nessuno! Mai un colpo dell'americano ha scosso l'avversario, mai.

Postfight Mayweather vs Pacquiao: tutti i round

Altri hanno detto che Pacquiao ha messo i colpi migliori, ma Mayweather ha vinto gli altri round. Non è così. I primi due round sono indubbiamente dello statunitense, attenzione non perché abbia colpito realmente l'avversario, ma semplicemente perché Manny è apparso impacciato e incapace di trovare la distanza. Nel terzo invece il filippino guadagna il centro del ring, trova il ritmo giusto e senza riuscire ad entrare nella guardia, evita i contrattacchi brillantemente. Si è parlato infatti delle grandi qualità difensive di Floyd, dimenticando quelle di Manny, assolutamente strepitoso nell'avanzare tenendo sempre mobile il busto e evitando praticamente quasi tutti i destri d'incontro di Money che si limitava grossomodo a far lavorare il sinistro.

Abbiamo già detto del quarto e del sesto, mentre dobbiamo ammettere che il quinto round è indubbiamente di Pretty Boy. Rimangono molti dubbi anche sul settimo round, anche se la conduzione è sempre stata di Pacman, così come i tre successivi, 8, 9 e 10, tutti a favore del filippino. Siamo sicuri che qui molti storceranno il naso, ma sono stati in realtà tre round equilibratissimi, con colpi poco incisivi portati dall'uno e dall'altro, con la differenza che uno si protraeva sempre in attacco, l'altro sempre in difesa. Gli ultimi due sono invece di Floyd. Abbiamo quindi questo scenario 1, 2, 5, 11, 12 per Money con qualche dubbio sul 7, tutti gli altri per Pacman. Se la matematica non è un'opinione ne viene fuori una vittoria 115-113 per il filippino o un pareggio 114-114 (per la discriminante round 7). E invece c'è chi parla di lezione di pugilato.