Il "vecchietto" di Tavullia ce l'ha fatta. Silverstone era una tra le poche piste nelle quali Valentino Rossi non era ancora riuscito a vincere. Inutile negare che la fortuna è stata dalla sua parte; se le condizioni meteo fossero state simili a quelle delle prove del giorno prima, probabilmente si sarebbe dovuto accontentare del gradino più basso del podio. Come è noto i "se" e i "ma", contano poco.
Cio che importa per questi campioni è tagliare per primi il traguardo, e chi riesce a farlo è il più bravo, indipendentemente da tutto. Questa vittoria permette a Rossi di accumulare un vantaggio di 12 punti su Lorenzo che a questo punto rimane l'unico vero ostacolo verso il trionfo mondiale. E' andata male all'altro campione spagnolo Marc Marquez, che dopo essersi "francobollato" per i primi giri alla ruota di Rossi, è scivolato quasi inspiegabilmente (lo si può intuire da i suoi gesti subito dopo la caduta) segnando un inesorabile "zero" nella classifica. Con questo risultato il giovane spagnolo dice quasi definitivamente addio al sogno mondiale.
Un grande applauso alla prestazione del ducatista Danilo Petrucci che pur non disponendo delle ultime novità tecniche sulla sua moto, ingaggia un bel duello con l'altro pilota Ducati Andrea Dovizioso che invece può contare su un mezzo aggiornato al 2015. Alla fine la spunta il giovane Petrucci che giunge terzo e che verso metà gara ,mette pressione addirittura a Rossi recuperandogli ben quattro secondi, complice anche un "rilassamento" del pesarese che amministra saggiamente il buon vantaggio accumulato.
Comunque positiva la prova di Dovizioso, bravo anche lui a respingere gli attacchi di Lorenzo. Grande soddisfazione quindi per i nostri centauri che colorano di azzurro l'intero podio e che replicano la tripletta ottenuta nel Gran Premio del Qatar, quando ad accompagnare Valentino sul podio furono le Ducati di Dovizioso e Iannone. Con queste premesse ci si avvicina al Gran Premio di San Marino che si disputa sul circuito di Misano, tradizionalmente favorevole ai nostri piloti.