Non c’è ancora l’annuncio ufficiale, ma arriva una nuova conferma sull’imminente passaggio di Alberto Contador alla Trek Segafredo. Di ritorno dall’impegno alle Olimpiadi di Rio, il colombiano Jarlinson Pantano ha parlato del suo futuro in una conferenza stampa in Colombia, rivelando che sarà in Trek al fianco di Contador. Per Pantano è il giusto riconoscimento per una stagione fantastica, che l’ha proiettato tra i protagonisti del Tour de France. 

Pantano, niente segreti 

Jarlinson Pantano ha vissuto un’estate da grande protagonista nel Ciclismo che conta.

Prima ha vinto una tappa al Giro di Svizzera, poi al Tour de France è stato tra i corridori più attivi. Lo scalatore colombiano ha attaccato in quasi tutte le tappe di montagna conquistando la vittoria a Culoz e segnando altri piazzamenti di prestigio. Pantano si è così guadagnato il posto in nazionale per le Olimpiadi di Rio, dove naturalmente non è rimasto ad aspettare in mezzo al gruppo, ma si è inserito nella fuga partita nelle fasi iniziali. Tanto protagonismo gli è valso l’interesse di diverse squadre, vista anche l’imminente chiusura della sua Iam Cycling. Pantano ha firmato un contratto per il 2017 con la Trek Segafredo già durante il Tour de France, ma per le regole l’accordo non sarebbe dovuto essere ufficializzato prima dell’inizio di agosto.

Il simpatico colombiano non ha però potuto mantenere il segreto, rivelando a Tour ancora in corso la firma del contratto già avvenuta. E di ritorno in Colombia dopo l’avventura olimpica è andato anche più in là. “Ho già firmato un contratto con la Trek Segafredo dove ci sarà anche Alberto Contador” ha rivelato Pantano durante una conferenza stampa che si è tenuta al suo ritorno in patria.

Pantano ha poi riannodato le emozioni di questa fantastica estate, facendo scoprire qualcosa in più di sè: “Da bambino guardavo il Tour de France alla televisione e sognavo di essere lì. Oggi posso dire di aver vinto una tappa. Ci sono persone che hanno corso il Tour per dieci anni e non hanno mai vinto, grazie a Dio io l’ho fatto in due anni”.

Il colombiano ha anche rivelato un bel progetto che lo riporta alle sue origini: “Qui in Colombia ci sono tanti giovani talenti, si deve lavorare con loro in modo che possano andare oltre. Sto lavorando su un progetto di fondazione con l’idea di aiutarli, è qualcosa che ho sempre sognato”.