Complice la pioggia battente è stato un avvio da brividi per il Tour de France. La cronometro di Dusseldorf che ha aperto la corsa a tappe francese ha subito tolto di mezzo due dei possibili protagonisti. Alejandro Valverde e Ion Izagirre sono caduti entrambi nella stessa curva e sono stati costretti al ritiro. La Sky ha dominato la corsa portando Geraint Thomas alla maglia gialla e Chris Froome a guadagnare un cospicuo e inatteso vantaggio sui rivali diretti per la classifica, a partire da uno spento Richie Porte.
Valverde, Tour già finito
La cronometro di 14 km che ha aperto il Tour de France sulle strade di Dusseldorf si è corsa in condizioni difficili, con una pioggia continua e a tratti di forte intensità. Il percorso prevedeva un tratto iniziale e uno finale molto scorrevoli, mentre la parte centrale era ricca di curve insidiose. Proprio qui si sono verificati diversi incidenti. Per lo più si è trattato di scivolate che non hanno lasciato segni importanti sui corridori. Per Alejandro Valverde e Ion Izagirre invece ci sono state conseguenze serie. Valverde è entrato decisamente troppo forte in una curva verso sinistra, ha toccato i freni per cercare di gestire la difficile situazione ed è finito per cadere rovinosamente contro le transenne.
Poco dopo anche Ion Izagirre ha fatto la stessa fine nella stessa curva. Nessuno dei due è riuscito a ripartire: per entrambi i corridori spagnoli il Tour de France è finito così amaramente dopo una manciata di chilometri. Per Valverde si teme un infortunio molto serio alla rotula.
Sky detta legge
La tappa ha poi detto di una supremazia schiacciante del Team Sky, Chris Froome compreso. Geraint Thomas ha conquistato il successo di giornata, il primo della carriera in un grande giro. Il gallese ha staccato di 5’’ il giovane svizzero della BMC Stefan Kung e di 7’’ il compagno di squadra Kiryienka. Non ha sfondato Tony Martin, che, dopo aver segnato il miglior intertempo, si è dovuto accontentare di un deludente quarto posto.
Eccellente è stata la prova di Matteo Trentin, quinto a sorpresa. Ma è soprattutto tra gli uomini di classifica che la tappa ha detto cose importanti. Chris Froome, apparso in crisi in questa stagione, ha rispolverato una prova da vero Froome. Il britannico è stato l’unico dei big di classifica ad inserirsi nei piani alti della tappa ed è riuscito ad assestare una spallata decisa ai rivali, a partire da Richie Porte. Il tasmaniano è stato irriconoscibile rispetto alle recenti prestazioni ed ha chiuso a 35’’ da Froome. Gli scalatori hanno più o meno pareggiato i conti con Porte. Quintana ha finito a 36’’ da Froome, Daniel Martin a 37’’, Bardet a 39’’, Aru a 40’’ e Contador a 42’’.