Probabilmente non è più quello di qualche anno fa, ma Alberto Contador fa ancora paura agli avversari per la caccia al Tour de France. Il fuoriclasse spagnolo è sempre stato pronto a cercare di ribaltare situazioni impossibili nei grandi giri, ed anche ora che viaggia verso i 35 anni i rivali lo temono per la sua capacità di crearsi un’occasione vincente in ogni momento della corsa. Il capitano della Trek Segafredo ha però respinto questa tesi che lo vuole in lizza per la maglia gialla solo con la grande impresa, l’attacco da lontano a sorpresa, dichiarando invece di sentirsi pronto anche per la sfida diretta, per il testa a testa con i grandi rivali.

Contador: ‘Un Tour che dipende dalla condizione’

Fuente Dè, la tappa della Vuelta Espana 2012 in cui ribaltò una corsa che pareva irrimediabilmente risolta a favore di Joaquim Rodriguez, è stata una delle tante occasioni in cui Alberto Contador ha stravolto un grande giro con un attacco imprevedibile. Allora bastò una salitella lontana dall’arrivo per dare al campione spagnolo l’ispirazione per un attacco che colse impreparati gli avversari e gli permise di conquistare la tappa e la maglia di leader, portata poi fino a Madrid. È proprio questo che spaventa gli avversari di Contador, e ancora di più in un Tour de France come questo, con tanti possibili tranelli nel percorso.

Nelle consuete conferenze stampa della vigilia però Contador ha dichiarato di non pensare all’impresa come unica possibilità per vincere questo Tour de France, ma di sentirsi in grado di reggere il confronto diretto con Froome, Porte, Quintana e gli altri pretendenti alla maglia gialla.

“Mi auguro che questo Tour dipenda dalla condizione fisica” ha commentato Contador a Cyclingnews. “Evidentemente se ci saranno dei contrattempi studieremo delle strategie diverse, ma ora non voglio pensare che il mio Tour dipende da un’impresa ma dalla mia forma fisica” ha continuato il campione spagnolo.

‘Meglio di un anno fa’

Contador ha poi spiegato di essere andato contro la sua natura nell’avvicinamento al Tour de France, decidendo per un approccio più conservativo al Delfinato, in cui non ha raccolto grandi risultati. Ma questa strategia sembra aver dato i suoi frutti: “Nel Ciclismo è impegnativo arrivare in condizioni ottimali e poter lottare per vincere” ha spiegato Contador.

“E’ stato difficile fare delle gare senza cercare di vincere, ma avevo in mente l’obiettivo del Tour ed abbiamo adottato questa strategia. Ora sono in condizioni migliori rispetto ad un anno fa” ha concluso il campione della Trek.