La Legge di stabilità che sta per essere varata dal Governo non sta dimenticando proprio nessuno, nemmeno gli Smartphone, diventati ormai compagni indispensabili per gli italiani: è in arrivo, infatti, una normativa completamente nuova che riguarderà proprio questi dispositivi mobili.
La ragione principale della nuova tassazione sugli smartphone (e non solo...) sembra da ricondursi al fatto che gli italiani continuino a scaricare materiale pirata dalla rete: pertanto, la SIAE si troverebbe costretta a "coprire" i mancati introiti, facendo pagare a tutti, quello che viene definito l'Equo compenso.Si tratterebbe, in pratica, di una tassazione di carattere preventivo che andrebbe a colpire la stragrande maggioranza dei prodotti della telefonia e dell'informatica: questo aumento è stato proposto da quattro parlamentari del PD (Franco Ribaudo, Magda Culotta, Antonino Moscatt e Liliana Ventricelli), con l'ovvia sponsorizzazione del presidente della SIAE Gino Paoli.
Già sono partite sul Web le vibranti proteste da parte di tutti quegli utenti che reputano ingiusta la nuova tassazione che addirittura potrebbe causare un aumento fino al 500% per ciò che concerne gli smartphone, tablet e molti dispositivi mobili, fino ad arrivare persino alle Smart TV.
In particolare, la polemica nasce dal fatto che, grazie ai nuovi servizi di streaming musicale (come Spotify o Deezer) nati in questi ultimi anni, anche gli italiani stanno abbandonando il "vizio" di scaricare musica illegalmente, affidandosi a queste applicazioni che offrono database vastissimi a prezzi davvero irrisori.
Viene, dunque, messa sotto accusa la Siae che userebbe il pretesto della pirateria musicale, nonchè quella cinematografica, per la quale il discorso è molto simile, per riempirsi sensibilmente le tasche a partire dai prossimi mesi.