Per risparmiare soldi ogni trucco è buono, specialmente per coloro che si credono più furbi degli altri ricorrendo a truffe che danneggiano l’intera collettività. Si vedono sempre più spesso automobili con targhe straniere, quasi sempre bolidi di grande cilindrata e a prima vista non ci si stupisce, considerando il grande afflusso di immigrati degli ultimi anni. In realtà non sempre queste macchine appartengono a cittadini stranieri, ma si tratta di italiani che vogliono spendere meno di assicurazione auto, non pagare le multe e il bollo ed evitare di fare la revisione.

Le auto con targa straniera spesso appartengono ad italiani

La legge è chiara e stabilisce che un’automobile con targa estera appartenente a un cittadino straniero oppure italiano possa circolare sul nostro territorio solamente per un anno, dopodiché deve cambiare targa alla Motorizzazione italiana e adeguarsi alle tariffe nazionali riguardo al bollo e all’assicurazione auto. Le sanzioni sono molto pesanti, la multa arriva a 335 euro e scatta immediatamente il sequestro della macchina. Nonostante questo, la Polizia Stradale ha dichiarato che nel corso del 2017 ha multato 774 automobilisti quasi tutti con targa romena: non ci sono più le frontiere e dunque è molto difficile stabilire quando il veicolo sia entrato in Italia e da quanto tempo stia circolando.

Le auto lussuose immatricolate all’estero non pagano Iva, bollo e superbollo, inoltre è molto difficile che ricevano contravvenzioni, perché notificare una multa fuori dall’Italia è talmente costoso che spesso la Polizia Stradale lascia perdere.

I metodi più usati dai furbetti delle targhe

Il business delle targhe straniere sta proliferando soprattutto in rete, dove sono sorte numerose agenzie che si occupano di portare le auto all’estero, immatricolarle e riportarle in Italia. I paesi più battuti sono la Bulgaria e la Romania e le aziende si offrono di prelevare le auto a domicilio, intestarsele reimmatricolate e riconsegnarle al proprietario. Come si può leggere su un articolo di Milena Gabanelli e Alessio Ribaudo sul Corriere della Sera, l’Iva per auto di grossa cilindrata in Italia può superare i 5.000 euro e nel corso del 2017 le Fiamme Gialle di Trento hanno trovato molti automobilisti italiani che circolavano con auto extraeuropee prive di richiesta di importazione.

Le società di leasing guadagnano un sacco di soldi offrendo contratti di noleggio a lungo termine con società straniere e gli italiani ne approfittano, perché mantenere un’auto all’estero costa meno della metà rispetto all’Italia.

Evitare multe e passare nelle ZTL

Inviare una multa all’estero è molto oneroso e spesso non viene fatto, tuttavia nel 2017 la Polizia Stradale ha accertato 105.982 infrazioni di auto romene, svizzere, francesi e bulgare. Di queste multe più di 30.000 non sono state mai pagate e il palmares della multa infrazioni spetta alle macchine romene, con 21.028 contravvenzioni che molto probabilmente non verranno mai riscosse. Queste truffe danneggiano lo Stato italiano evitando introiti per milioni di euro.