‘Come usa lo Stato le nostre Tasse?’ E' forse questa la domanda che tutti, prima o poi, ci siamo fatti di fronte alle cifre che ogni anno destiniamo al fisco dai nostri redditi lordi. Ora questa domanda, magra consolazione, sembra trovare risposta in una nuova iniziativa attivata da Agenzia delle Entrate sul proprio sito istituzionale. La novità è stata illustrata dal direttore dell’Agenzia, Ernesto Maria Ruffini, e rientra nell’ambito delle iniziative della amministrazione finanziaria volte ad instaurare un rapporto maggiormente dialogante con i cittadini.

Ecco come lo Stato usa le nostre tasse: cosa c’è scritto nella lettera del Fisco

Nella lettera che Agenzia delle Entrate invierà ai contribuenti a partire dalla metà del mese di aprile saranno riportate tutte le informazioni su come i soldi delle imposte che abbiamo versato sono stati utilizzati. Si tratterà, in pratica, di una tabella e di un grafico a torta che comprenderà tutte le principali voci del bilancio della pubblica amministrazione, riportando in che misura le tasse dei cittadini hanno contribuito alla loro definizione.

Si potrà così scoprire che il totale delle imposte versate sui redditi percepiti nel 2016 sono stati destinati principalmente come segue:

  • 21% per Previdenza ed Assistenza;
  • 19% alle spese della Sanità;
  • 11% all’Istruzione;
  • 9% circa per spese di Ordine Pubblico, Sicurezza e Difesa;
  • 9% circa per i Servizi erogati dalla Pubblica Amministrazione.

Queste le principali voci di spesa del bilancio dello Stato alle quale seguono voci minori , come Trasporti, Cultura, Protezione ambientale ad altre, che hanno contribuito ad assorbire la totalità delle tasse versate.

Un’operazione di ‘consapevolezza fiscale’ che, secondo Ruffini, potrà accrescere il senso di partecipazione dei cittadini troppo spesso considerati solo contribuenti.

Come accedere alla lettera di Agenzia della Entrate

La novità presentata dal direttore di Agenzia delle Entrate Ruffini sarà disponibile nel ‘cassetto fiscale’ di ognuno dei contribuenti che hanno presentato la dichiarazione dei redditi per il 2016.

Si tratta di una platea potenziale di 30 milioni di cittadini che hanno presentato lo scorso anno la dichiarazione per il 2016, di cui 20 milioni attraverso il modello 730 ed altri 10 milioni attraverso il modello Redditi.

Le modalità per accedere a questa nuova pagina informativa predisposta dall’Agenzia sono le stesse già definite per l’accesso alla dichiarazione precompilata online.

Si potrà quindi utilizzare, indifferentemente, il sistema di identità digitale Spid, che consente di accedere a tutti i servizi online della pubblica amministrazione, oppure password e pin di Agenzia Entrate, Inps e portale NoiPa (per i dipendenti della Pubblica Amministrazione). In alternativa ci si potrà rivolgere, come sempre, ad un Caf o a un professionista abilitato.