Il robot ICub è stato portato in America dal gruppo di ricercatori dell'IIT (Istituto Italiano della Tecnologia), coordinato dal padre del progetto Giorgio Metta, in occasione della Summer School organizzata dal CBMM (Center for Brains, Minds and Machines) e dal MIT (Massachusetts Institute of Technology). Verranno mostrate agli studenti e ai ricercatori di tutto il mondo le caratteristiche del robot umanoide e i modi in cui riesce a ragionare e ad apprendere da sé, un'abilità che ha solo ICub.
Cos'è ICub
ICub, o RoboCub (cucciolo di robot), è un robot androide grande quanto un bambino di tre anni, alto 104 cm e pesante circa 22 kg. Il progetto è partito nel settembre del 2004 nei laboratori dell'IIT (Istituto Italiano della Tecnologia). Questo androide è in grado di riprodurre i meccanismi di ragionamento, cosa che lo distingue da tanti altri robot. Infatti gli androidi che sono già in commercio, come l'Asimo prodotto dalla Honda, nascono già "imparati" e non possono apprendere nuovi comportamenti da sè, non sono dotati di un'intelligenza artificiale in continua evoluzione, simile a quella umana.
I vantaggi di un robot capace di ragionare ed in grado di codificare i nuovi comportamenti che gli vengono insegnati, sono davvero incalcolabili. Infatti la capacità di apprendimento lo rende una piattaforma in continua evoluzione capace, in futuro, di adattarsi alle esigenze di ogni singolo cliente.
Inoltre la natura open source del progetto permette dei tempi di sviluppo molto rapidi. In un video su YouTube fatto per celebrare i 10 anni di ICub compare che nel 2010 il robot ha imparato a gattonare, nel 2011 è stata aggiunta la percezione del tatto, nel 2012 ICub ha imparato a camminare, nel 2012 ha incominciato a risolvere puzzle e labirinti. Uno sviluppo davvero impressionante se immaginiamo che i personal computer come li conosciamo noi hanno circa 30 anni e sono ancora lontani dall'essere futuristici, mentre un robottino di quasi 11 anni si atteggia già come un uomo e si avvia a diventare come il bambino robot del film AI. Qualcuno potrà essere sconcertato da questa realtà, qualcun altro eccitato. Fatto sta che siamo in una fase di progresso che nessuno può arrestare.