Qualcosa di strano è accaduto ieri sera. WhatsApp, noto servizio di messaggistica acquistato nel 2014 da Facebook Inc., in questo breve lasso di tempo ha lasciato stupiti tutti i suoiclienti possessori di Android. Infatti verso le 20:40 di oggi si poteva chiaramente vedere spostata la scadenza dell'abbonamento al servizio fino alla morte dell'utente. Pochi minuti dopo, WhatsApp ha fatto un passo indietro e ristabilito la normalità. L'abbonamento si continua a pagare.

Una promessa da mantenere

Eppure è di pochi giorni fa la notizia che il servizio che il servizio sarebbe diventato gratis, per tutti e per sempre.

Risulta dunque incomprensibile questa serie di tentennamenti, se non visti alla luce di un qualche guasto tecnico. Magari quella di oggi è stata una prova generale. Con questa speranza, gli utenti Android di tutto il mondo stringono i denti nella speranza che l'abbonamento diventi gratuito al più presto.

Una mossa di marketing azzeccata.

Perché mai WhatsApp ha deciso didiventare un servizio gratuito? Per prima cosa la compagnia ha promesso sul suo blog chela gratuità del servizio non sarebbe stata accompagnata dall'inserimento di banner pubblicitari. Si può dunque escludere il movente economico e cancellare dalle mentil'idea che un giorno WhatsApp possa diventare un servizio mediocre per mancanza di fondi.

Soldi ne ha, ed anche molti.

La vera motivazione però è un'altra: Jan Koum, fondatore di WhatsApp, nel corso della "Digital-Life-Design" conference a Monaco ha sostenuto che il pagamento di una somma (seppur minima) necessaria per usufruire del servizio avrebbe creato problemi in mercati in via di sviluppo dove l'accesso ai sistemi bancari non è molto semplice.

Pertanto questa decisione è stata presa per soddisfare il desideriodi raggiungere un maggior numero di clienti maggiore, non tanto quello di rendere più contenti i clienti già esistenti.

Questi ultimi giorni inoltre sul sitodella chat hanno postato questo messaggio "WhatsApp non prevede rimborsi per le commissioni di sottoscrizione , che sono già stati versati.

Apprezziamo gli utenti che sono stati con WhatsApp nel corso degli anni e ci hanno consentito di costruire il prodotto che è oggi . Andando avanti , siamo lieti di offrire un servizio per il quale noi non addebitiamo commissioni di sottoscrizione . Grazie per i vostri commenti e lealtà.". Questa è una pessima mossa, ma a fronte di una davvero ottima. Quando verrà.