In realtà da più fronti si era levata la richiesta: il tasto "Mi piace", a detta di molti utenti di Facebook, non sempre si presta a esprimere l'esatto sentimento provato davanti a un post, una pagina o a un articolo. Ci sono decine di gruppi, in tutte le lingue, che, ad esempio, richiedevano il tasto "Dislike", "Non mi piace". Pur di ottenere il tasto "Non mi piace", migliaia di persone hanno scaricato App che promettono di permetterti di dimostrare il tuo disappunto su Facebook.
Facebook cambia: in meglio?
È di questi giorni anche la notizia secondo la quale Facebook e Whatsapp potrebbero cominciare a interagire. La cosa non sarebbe troppo strana dal momento che Zuckerberg è il proprietario di entrambe le applicazioni, e al momento non possiamo nemmeno immaginare che opportunità possano offrire la proprietà di due di quelli che sono diventati i maggiori mezzi di comunicazione del mondo.
Ma se la concretizzazione della fusione dei due popolari programmi è ancora aleatoria, le nuove funzioni per esprimere gli stati d'animo di fronte a un post su Facebook appaiono proprio certezza.
Bocciato il tasto "Non mi piace" (seminerebbe troppa negatività e agli sponsors questo non piace), l'idea è quella di permettere agli utenti di esprimere i propri sentimenti con il click a una faccina adeguata. Ecco, quindi le emoticons per esprimere amore o divertimento, ma anche rabbia, tristezza o stupore.
Bloomberg rivela che Chistopher Cox, uno dei personaggi principali che collaborano con Zuckerberg, l'abbia spuntata per un motivo molto semplice: migliora le possibilità di profilazione degli utenti. Se gli algoritmi di Facebook scelgono quali post farci vedere e quali no sulla base delle interazioni che abbiamo con i nostri amici, analizzare i nostri sentimenti di fronte a ciò che vediamo permetterà al popolare social di sapere meglio chi siamo e cosa sentiamo. Gli esperimenti sono già stati fatti in varie nazioni del mondo come Europa, America latina e Filippine, e le risposte sono state soddisfacenti. Per gli sponsors di Facebook, certo. E per noi?