Elon Musk torna a parlare di Marte a poco meno di un mese dall’International Aeronautical Conference (IAC) di Guadalajara. In quell’occasione l’imprenditore ha avuto modo di esporre i punti principali del suo progetto per la progressiva colonizzazione del pianeta. Il canale scelto per fornire gli ultimi aggiornamenti è la popolare Ask Me Anything (AMA), una sessione di domande, risposte e commenti che si svolge su Reddit (in questo caso la lista conta circa 5000 commenti).
Il 24 ottobre Musk vi ha preso parte per fare luce su alcuni dei molti punti lasciati in sospeso dopo l’intervento tenuto in Messico.
Qualche specifica sulla nave
Le precisazioni più importanti fatte da Musk nel corso dell’AMA hanno riguardato alcuni degli aspetti centrali delle future missioni. Non potevano mancare chiarimenti sulla nave che verrà impiegata per traghettare gli equipaggi, l’Interplanetary Transport System (ITS). In particolar modo Musk si è concentrato sugli ostacoli tecnici che si sono dimostrati prioritari fino a questo punto. Fino a ora l’obiettivo è stato quello di sviluppare una lega metallica che fosse in grado di resistere all’ossidazione dovuta alle alte temperature che si sviluppano in prossimità delle pompe per la pressurizzazione del gas.
“Tutto ciò che può bruciare, brucerà”, è il commento lasciato da Musk in proposito. Ma subito dopo ribadisce che nei test dei Raptor le pompe non mostravano segni di erosione, lasciando ben sperare sugli ulteriori margini di miglioramento. Superato questo problema, prosegue, la sfida è ora rappresentata dai serbatoi in fibra di carbonio e da quelli per l’ossigeno. Musk pensa che per isolarli potrebbe bastare una copertura spray, o in alternativa un rivestimento interno fatto di sottili fogli di lega metallica (Invar). Per quanto invece riguarda il trasporto e l’alloggiamento dei passeggeri, dovremo aspettare ancora un paio d’anni, prima di avere qualche informazione più dettagliata. Anche sui motori si è generato un intenso dibattito.
Musk sostiene che i viaggi saranno più brevi, e che la potenza maggiorata dell’ultima versione dei Falcon 9 permetterà di organizzare missioni (principalmente in caso di emergenze) anche al di fuori della finestra temporale ottimale per l’allineamento tra i due pianeti. Sempre in materia di motori, Elon Musk è fiducioso sul fatto che i Falcon potranno essere riutilizzati indefinitamente.
Abitazioni marziane
L’altro grande tema che era stato lasciato in sospeso, e che è emerso dalla sessione AMA, riguarda le modalità di instaurazione di una colonia prima e di abitazione poi. Riconoscendo i limiti dei progressi attuali, Musk ha fornito solo una scala generica dei prossimi passi. Per prima cosa verranno mandate missioni di ricognizione per assodare le pratiche di atterraggio e per cercare di ricavare acqua attraverso la cosiddetta reazione Sabatier.
L’invio dell’astronave Heart of Gold rappresenterà l’inizio della seconda fase. La nave sarà caricata con il materiale necessario alla costruzione degli impianti per la produzione di propellente. Questi verranno completati durante la terza fase che vedrà l’arrivo dei primi equipaggi, i quali si dovranno occupare anche della costruzione di una base abitabile. Musk ha inoltre espresso l’intenzione di raddoppiare il numero di lanci in occasione di ogni finestra orbitale favorevole, ossia ogni 26 mesi circa. Sulla struttura abitativa il CEO di SpaceX ha fornito qualche specifica in più. Inizialmente si tratterà di cupole geodetiche con l’intelaiatura in fibra di carbonio e pannelli di vetro a coprire.
Successivamente, con la costruzione di ambienti pressurizzati dove spostare le operazioni industriali, le cupole potranno essere usate a scopi esclusivamente abitativi. In aggiunta potrebbero essere impiegati robot per la costruzione di una rete di cunicoli sotterranei. Ora non resta che attendere la prossima apparizione pubblica dell’imprenditore, e già in molti sono fiduciosi sulla possibilità di una seconda puntata su Reddit.