Samsung Vs Apple. Una battaglia che si combatte su due fronti: commerciale e giudiziario. Se quello commerciale, per ora, è vinto da Apple che fa registrare più vendite e reddito rispetto alla multinazionale coreana, l’altro fronte è ancora da decidere. Come noto, infatti, Apple cinque anni fa ha spedito in tribunale Samsung con l’accusa di aver violato alcuni suoi brevetti.
Sia per quanto concerne il design sia per quanto concerne alcune funzioni. L’iter processuale è stato però completato e, dopo una prima pesante condanna a sfavore del colosso coreano, ora il processo deve ricominciare d’accapo. Vediamo meglio perché.
Perché processo da rifare
Come riporta Sammobile, la Corte Suprema degli Stati Uniti, la quale ha l’ultima parola nella gerarchia giudiziaria americana, ha stabilito che il risarcimento riguardante la violazione dei brevetti dovrebbe applicarsi solo ai singoli componenti di un dispositivo e non all'intero dispositivo. Ciò implica che i danni relativi alla violazione dei brevetti non potevano essere calcolati su tutte le vendite dei dispositivi di Samsung.
Pertanto, la Corte d'Appello del Circuito Federale ha ora rinviato la disputa Samsung Vs Apple dove tutto è iniziato: il Tribunale distrettuale del Nord California. Insomma, la multinazionale asiatica dovrebbe risarcire una cifra nettamente inferiore rispetto a quella pattuita con la prima sentenza. Ossia ben un miliardo di dollari.
L’iter processuale
Tutto è iniziato cinque anni fa, quando Apple ha accusato Samsung di violazione brevetti, chiedendo il risarcimento dell’intera vendita dei device copiati. La prima sentenza, di cinque anni fa, ha come detto stabilito che la seconda dovesse alla prima un miliardo di dollari di danni. Calcolato sulle vendite complessive dei device sotto accusa. Il colosso coreano è ricorso in appello, ottenendo un dimezzamento della pena: 548.000.000 milioni di dollari nel 2015. Cifra che Samsung ha anche accettato di pagare lo scorso anno. Ma ora potrebbe anche pagare molto meno rispetto alla prima cifra astronomica.