Whatsapp continua ad essere motivo di discussione tra utenti ed appassionati di tecnologia, soprattutto per quanto riguarda la sicurezza. In tal merito, la prossima falla che interesserà il celebre servizio di messaggistica istantanea vale già una fortuna: ben 500.000 dollari. Tale cifra è messa sul piatto dagli hacker del team Zerodium, vale a dire una società di Washington DC che focalizza il proprio lavoro sull’acquisizione di notizie riguardanti i bug software zero-day.

L’azienda ha più volte aggiornato il suo ghiotto listino prezzi, anche per quanto concerne Signal, ossia l’applicazione di messaggistica crittografata. Com’è ovvio che sia, Zerodium ha dettato delle regole ben chiare: non si stanno cercando vulnerabilità elementari e di poco conto, ma piuttosto veri e propri bug di sicurezza potrebbero determinare consentire l’esecuzione di codici malevoli da remoto, direttamente sugli smartphone con sistema operativo Android e IOS. Sul medesimo sito web, l’azienda sottolinea di essere fonte dei maggiori pagamenti rintracciabili sul mercato, chiaramente in relazione a quest’ambito.

500.000 dollari a chiunque dovesse scovare delle falle di sicurezza

Al momento, Zerodium sta acquistando strumenti relativi ai più noti sistemi operativi, sia in ambito mobile che in ambito desktop, ma anche browser, web server, applicazioni, email server ed altre realtà di largo utilizzo. Il premio di 500.000 dollari indicato per Signal e Whatsapp, per quanto elevato sia, non è neanche il più importante della lista. In vetta troviamo si parla di uno strumento utile per effettuare il jailbreak su iPhone, tutto da remoto. Si tratta di un compito estremamente difficile, o quasi del tutto impossibile, da completare, tenendo in considerazione la cura con cui Apple sviluppi il proprio sistema operativo.

Se qualcuno dovesse riuscirci, metterebbe in tasca un bottino pari a mezzo milione di dollari.

Siamo di fronte a somme di altissimo livello che insidiano qualche legittimo dubbio circa la natura dei clienti di Zerodium. Insomma, chi sarebbe disposto a pagare simili prezzi per ottenere informazioni di questo tipo? Per ora, la società statunitense è restata sul vago, limitando il tutto a semplici discorsi inerenti all’ambito della sicurezza, sia di carattere tecnologico che finanziario, le quali necessitano di conoscenze approfondite sotto questo punto di vista. Ma siamo sicuri che lo stesso discorso valga per WhatsApp e Signal?