Whatsapp regna nel campo delle applicazioni di messaggistica. Nonostante ci siano stati in passato diversi problemi di funzionamento da parte dei server, gli utenti continuano a preferire l'app di Zuckerberg.

I numeri dell'app sono da capogiro. Parliamo di oltre un miliardo di utenti attivi ogni mese e qualche decina di miliardi di download solo dal Play Store su Android. Sul sistema operativo iOS saranno altrettanti e ciò dimostra il dominio ottenuto nel campo della comunicazione istantanea.

In passato, però, Whatsapp è stato vittima di un'infinità di truffe che venivano inviate agli utenti sotto forma di messaggio: ad esempio, una volta capitarono i messaggi che risultavano essere inviati a nome dei nostri contatti dicendo di riscattare un buono da 500 euro ad un certo indirizzo. Una volta aperto tale link, iniziava l'inferno che era costituito da pubblicità che attivavano in automatico tariffe e abbonamenti sul conto telefonico della vittima.

Un'altra truffa riguardava sempre messaggi annessi a buoni sconto, che tuttavia portavano all'installazione di malware sul dispositivo con l'obiettivo di rubare quanti più dati possibili dal cellulare della vittima.

Negli ultimi mesi, però, gli utenti, a parte alcuni inconvenienti tecnici, non lamentavano problemi di alcun tipo, ma poche ore fa ha iniziato a diffondersi un nuovo messaggio truffa che arriva direttamente ai clienti Tim, vodafone, Wind e Tre.

La truffa di Whatsapp

Molti lettori sapranno cosa si intende per catena di Sant'Antonio. Per chi non lo sapesse, sono quei messaggi, generalmente molto lunghi, al cui termine è richiesto di copiare e incollare il testo ad altri contatti per "scacciare la sfortuna" o cose simili.

La nuova truffa usa proprio questo meccanismo. Agli utenti che ricevono il messaggio, viene proposto un rimborso che può essere ottenuto cliccando sul link alla fine del messaggio ricevuto.

Una volta aperto, c'è da compilare un form e il rimborso avverrebbe per la questione delle bollette ogni 28 giorni, per cui l'Agcom ha multato gli operatori indicando tale operazione come illecita.

In teoria, andando avanti con la compilazione, viene promesso di tornare alla fatturazione mensile più il rimborso di tutte le bollette pagate da anni con la fatturazione ogni 4 settimane.

Ma non è tutto oro quello che luccica. La proposta è allettante, ma lo scopo finale di chi ha iniziato questa catena di San'antonio è quello di rubare i dati personali, incluso il numero di telefono. Alcuni utenti hanno registrato l'attivazione di abbonamenti senza consenso.

L'unica cosa che si può fare non fidarsi di messaggi simili, anche perché nessuno regala niente.

Se avete domande o dubbi, chiamate i centralini dei vostri operatori telefonici e chiedete conferme riguardo questi tipi di rimborso. Ovviamente, se l'operatore negherà tale rimborso, allora è una truffa da parte di quelli che hanno inviato il messaggio.