Amazon è un popolarissimo sito di e-commerce utilizzato, oramai, in tutto il mondo con un ottimo feedback da parte della clientela. Affidabile, veloce, preciso, è un metodo veramente comodo e, spesso, anche economico nei costi di spedizione, per ricevere direttamente a casa la merce, evitando le file dei negozi e il traffico cittadino. Oltretutto comperare online garantisce qualcosa in più rispetto alle normali compere "a raggio ristretto": è possibile infatti ricevere, direttamente a casa, quello che si desidera, fosse anche qualcosa di introvabile, particolare o ricercato.
Ma queste sono cose che sanno tutti, perlomeno dal '97, quando è stato registrato il marchio (che prende il nome dal Rio delle Amazzoni), che esisteva tuttavia già sotto il nome di Delaware qualche anno prima.
L'introduzione di Amazon Lumberyard
L'introduzione di un nuovo progetto per il portale è coinciso, naturalmente, con un aggiornamento delle clausole del regolamento del sito, qualche settimana fa. Quei famosi "contratti" che si approvano quando ci si registra, insomma, spesso senza nemmeno leggere cosa contengano.
E' questo, forse, il motivo per il quale i legali dell'azienda hanno deciso di introdurre un paragrafo "particolare" nei meandri dei 58 capitoli di regolamento proposti.
Al 57° si parla proprio di Amazon Lumberyard, un nuovo strumento messo in usufrutto dalla piattaforma gratuitamente: si tratta di un un motore grafico 3D multipiattaforma che consente di creare videogiochi di alta qualità e costruire, nel contempo, una community di fan.
Il paragrafo 57.10 regolamenta proprio l'utilizzo di questo strumento. Per ora è disponibile sul sito di Amazon solo in inglese, ma è facilmente traducibile.
Il testo riporta quanto segue: "Lumberyard Materials non è destinato all'utilizzo per sistemi fondamentali per la vita o la sicurezza, come operazioni con apparecchiature medicali, sistemi di trasporto automatizzati, veicoli autonomi, controllo di arei o del traffico aereo, impianti nucleari, veicoli spaziali con equipaggio o uso militare in connessione con combattimenti dal vivo. Tuttavia, questa restrizione non si applica nel caso (certificato dai Centers for Disease Control degli Stati Uniti) dovesse verificarsi una vasta infezione virale, trasmessa tramite morsi o contatti con fluidi corporei, che porta i cadaveri umani a rianimarsi ed a cercare di consumare carne umana, sangue, cervello o tessuti nervosi di altri esseri viventi e che possa causare, con buone probabilità, la caduta della civiltà organizzata."
In sostanza, si parla del fatto che l'utilizzo della piattaforma debba essere previsto esclusivamente per videogiochi e non per progetti collegati alla realtà, ma si "sfora" poi nell'ipotesi di una colonizzazione zombie, degna delle migliori puntate di The Walking Dead, assicurando che in quel caso si potrebbe chiudere un occhio verso un uso diverso dello strumento.
Qualunque fosse l'intento, un'operazione di marketing o una goliardata per assicurarsi che, nel mondo, ci fosse qualcuno che leggesse per intero il regolamento, la missione può ritenersi compiuta.