Il 9 novembre, su canale 9 ha inizio una nuova serie di 9 puntate, scritta e voluta da Fabio Volo e in cantiere già da due anni. Girata tra Milano e New York, che viene quasi sponsorizzata dalla voce fuori campo dello scrittore, le due città fanno da sfondo integratore alla sua vita ed alle riprese, che hanno come regola quella di "non recitare", anche se tra le immagini tratte dalla quotidianità del personaggio, un briciolo di finzione sembra far capolino, senza disturbare ma divertendo con il loro sapore surreale.
Al fianco del protagonista troviamo la splendida compagna, che condivide con lui la vita dal 2011. Johanna ha l'unico compito di vestire i suoi panni e lo fa con disinvoltura, apportando eleganza, romanticismo ed un briciolo di follia. Esilarante l'agente di Volo che regala il tocco di cinismo e la giusta dose di acidità, una sorta di Grillo Parlante che a volte spiazza con la sua schiettezza ed il suo maschilismo ma che diverte ad ogni apparizione.
Numerose sono le comparse importanti, gli amici con i quali Fabio Volo parla di sesso e spudorata realtà, cercando il senso della vita. Si va da Vasco Rossi a Giuliano Sangiorgi, da Massimo Boldi, che arriva a simulare la propria morte, a Tarantino.
Un programma senza nominations, né giudici, ripulito da quel desiderio di fama di cui il signor Volo non ha bisogno. Un protagonista che non punta a vincere nulla, ma che regala un frammento di quello che rappresenta la propria realtà, dei momenti di "presa diretta" per raccontare e per raccontarsi, tra tragicomiche visite alla prostata, autografi richiesti nei momenti meno opportuni, imprevisti professionali e la ricerca dell'equilibrio nella vita privata.
Piacevole, brillante e sorprendente, Fabio Volo si interroga sulla vita e lo fa con la sua tagliente ironia, utilizzando un linguaggio senza fronzoli o doppi sensi, rimanendo fedele a se stesso, parlando della vita con leggerezza senza mai essere banale, senza mai sfiorare il cattivo gusto. Un programma completamente diverso dagli altri che porta una brezza di freschezza ai soliti banali impolverati programmi.