Thailandia, Brasile, Santo Domingo? Amsterdam, l'eterna evergreen? No, è la Spagna campione mondiale di accoglienza turistica a sfondo sessuale. La prostituzione non è completamente legale, è lawless, cioè né legale né illegale. Semplicemente non è regolamentata, e un sacco di stranieri vi si recano per farsi coccolare nelle oltre 15mila case chiuse distribuite in tutto il paese, isole comprese, dove la parola d'ordine ha un denominatore comune: far “godere” il turista sino in fondo. Potrebbe sembrare una stupidaggine, però è la verità.

Le regole del gioco

In Spagna prostituirsi non costituisce un reato, sempre e quando non lo si faccia in prossimità di luoghi destinati ai minori e soprattutto nella via pubblica, le multe oscillano tra i 750 e i 3.000 euro. La cosa più sensata da fare è recarsi in un locale dove si possano esercitare i propri diritti. Attenzione però, la prostituzione libera non è presente nel Codice Civile spagnolo e ogni regione autonoma riconosce vari tipi di licenza, quindi tutto dipende come va esercitata dalle signorine e usufruita dai signori clienti. Per esempio, la casa chiusa non può riscuotere dal cliente per poi pagare la ragazza, è reato. La ragazza riscuote e poi paga l'affitto della camera. Ma riscuotere a percentuale è un delitto.

La casa deve avere affisse le tariffe orarie degli affitti. Sembra complicato ma in realtà è semplice.

I numeri del fenomeno

La prostituzione è il mestiere più vecchio del mondo. In Spagna, solo la parte che si vede e paga le imposte, rappresenta circa un punto di PIL, e vale 15 miliardi all'anno. Un recente studio effettuato dal prestigioso periodico El Mundo, in collaborazione con il Ministero dell'Interno e alcune università, rivela che il numero di ragazze “registrate” come addette al mestiere superano le 400.000 unità.

Molte di esse gestite da mafie di tutto il mondo. Fatto che non interessa al rapporto, che dedica le pagine solo al contributo come risorsa turistica e fiscale del fenomeno. E decanta le eccellenze di casa viste in chiave concorrenziale rispetto ad altre rotte del turismo sessuale.