J-Ax, nome d'arte di Alessandro Aleotti, dopo 10 anni di matrimonio e dopo una vita trascorsa tra fama, vizi e stravizi, corona il suo sogno di diventare padre di un bel maschietto, insieme alla compagna Elaina Coker.

E' stato lo stesso rapper ad annunciare la lieta notizia nel novembre 2016, direttamente sui suoi social, dopo esser riuscito a tenere all'oscuro paparazzi, e a detta sua ''gossipari'', riguardo i primi mesi di gravidanza dell'ex modella statunitense:

"Oggi mentre accompagnavo mia moglie ci siamo accorti di essere seguiti da paparazzi.

Avrei voluto tenere per me questa bella ''novità'', ma evidentemente qualcuno pensa di farci su uno scoop, quindi glielo ''brucio'' ora. Prima di tutto la bella notizia: siamo in dolce attesa!". Scrive J-ax sulla pagina personale di Facebook.

Ha cercato ed è riuscito a mantenere la privacy che serviva per vivere questo momento nella maggior tranquillità possibile, evitando stress e tensioni per l'amata, in modo da non avere complicazioni a livello medico.

Il fiocco blu è stato appeso alla porta lo scorso 22 febbraio e secondo alcune indiscrezioni il bambino si chiama Nicolas, il primogenito di casa Aleotti.

Lo 'zio' d'Italia si reputa pronto per crescere un figlio

J-Ax, classe '72, nel suo periodo di riuscitissima collaborazione col collega Fedez, sembra aver trovato la pace psicologica necessaria per affrontare l'arrivo di un bebè. Dagli Articolo 31 degli anni '90, alla carriera da solista, ora fra una data e l'altra del nuovo tour 2017 Comunisti col rolex sarà impegnato col piccolo Nicolas.

La moglie, Elaina Coker, non sembra essere un'amante dei social quindi non abbiamo fra le mani alcun profilo personale sul web, ma sappiamo che è un'ex modella originaria della Florida.

J-Ax ha messo la testa a posto?

L'Amore, con la A maiuscola, ha salvato il rapper milanese dalla dipendenza della cocaina. Con l'aiuto dell'attuale moglie infatti si dice fuori ormai da questo genere di vita: "Abbiamo cercato emozioni lontano dalla droga, dichiara Ax.

Come si sentirà ora ad esser chiamato "papà" e non solo ''zio''?