Tra Marocco e Algeria negli ultimi giorni è nato un diverbio relativo alla paternità del kaftano, un tipico abito tradizionale musulmano. Il fronte è stato aperto anche sui social e l'argomento è diventato virale tra i cittadini maghrebini.
Marocco o Algeria?
L'Algeria ha deciso di inviare in questi giorni un dossier all'ONU. L'obiettivo è quello di ottenere il riconoscimento come patrimonio culturale dell'abito conosciuto col nome di kaftano.
Si tratta, però, di un celebre indumento della città marocchina di Fes. Il Marocco si è subito accorto della mossa attuata dal paese vicino e ha gridato all'usurpazione. Proprio il Marocco aveva già presentato, circa un paio di mesi fa, il dossier relativo all'abito tradizionale all'ONU per il 2025. Infatti il rigido protocollo UNESCO richiede una proposta ogni due anni. Per risistemare la situazione il ricorso di Rabat sarebbe già pronto. È così che è nata anche sul web una grande petizione contro l'utilizzo improprio da parte dell'Algeria del kaftano. La battaglia si è mossa tramite l'account su Twitter di Radio Fanida, promotrice della cultura marocchina.
La diatriba è diventata immediatamente l'argomento del giorno e migliaia di utenti hanno pubblicato commenti a sostegno della causa del Marocco.
Kaftano, un abito della discordia
Il kaftano è un tipico abito tradizionale festivo che viene utilizzato dalle donne musulmane per le grandi occasioni. E' caratterizzato da dettagli dorati e brillanti, ricamati su un broccato di velluto. Si tratta di una veste estremamente elegante che si è fatta strada anche nella Moda occidentale. Infatti è famosa anche in Europa e negli Stati Uniti, ma in una versione meno sacramentale. La 'guerra del kaftano' è nata, oltre che per la doppia richiesta di patrimonio culturale fatta dai due paesi, anche perchè esiste un acceso dibattito riguardo le sue antiche origini.
Secondo gli esperti di broderie questo abito proviene dalla tradizione ebraico-marocchina. Gli algerini, invece, ritengono che sia nato in patria come derivazione della cultura ottomana. Solo successivamente nel XIX secolo secondo loro è stato modificato e trasferito a Fes, grazie ai molti artigiani che fuggivano dalla colonizzazione francese.
Un nuovo fronte
Non è la prima volta che tra le due nazioni si creano diverbi di questo genere. Poco tempo fa era nato un litigio sulla paternità del zellije, un tipico e particolare mosaico tradizionale. L'Algeria aveva rivendicato come proprio questo elemento architettonico, ma in realtà si tratta di un'arte marocchina. Aveva contribuito all'inasprirsi del dibattito, infatti, anche la scelta di Algeri di imprimere sulla maglietta della nazionale di calcio nel 2022 un disegno del zellije.
Anche il couscous, famoso piatto tipico, aveva portato i paesi del Nord Africa ad una sorta di lotta per la paternità. Era stata poi l'ONU a mettere d'accordo tutti proclamandolo patrimonio immateriale UNESCO dell'intero Maghreb.