Da Manhattan ieri è partita la staffetta virtuale che ha coinvolto 159 Paesi in tutto il mondo, ed ha lo scopo di protestare contro gli effetti del surriscaldamento globale causato dalla mano irresponsabile dell'uomo. La People's Climate March conta la partecipazione di un milione di persone, marcia che vuole imprimere con i numeri spunti per riflettere ai capi di Stato che si riuniranno a New York il 23 settembre per un summit straordinario sul clima convocato dall'ONU.

Inutile dire che stiamo toccando con mano gli strani effetti che l'effetto serra e l'inquinamento hanno portato al pianeta, il notevole innalzamento delle temperature ha causato lo scioglimento dei ghiacciai. Le alluvioni e le grandinate fuori stagione per poi passare a periodi di siccità altrettanto logoranti. I cambiamenti climatici si ripercuotono ed hanno effetti sulla salute globale. La dott.ssa Erica Frank, che alla British Columbia fa della medicina preventiva il suo baluardo, in una dichiarazione afferma che irresponsabile sarebbe per tutti noi non fare alcunché. Auerbach, Pediatra di New York City, afferma che la forte presenza di anidride carbonica si trasforma in asma, cancro e malattie cardiache.

La folla con a capo l'organizzatore Bill Mc Kibben insieme a vari esponenti politici e non, chiede di agire in modo concreto e significativo per limitare i danni, stavolta con a seguito una delle più grandi manifestazioni mai riunite degli ultimi tempi. La marcia si è mossa al grido di "Exxon Mobile, BP, Shell, take your oil and go to hell!", intimando a queste multinazionali che stanno consumando un quantitativo esagerato di fossili di prendere il loro "petrolio ed andare all'inferno".

In Italia la marcia 'NY chiama Roma' è iniziata alle 15:00 con un grande cuore verde formato dai partecipanti che posano per un drone che si leva in alto. La partecipazione è stata tanta, le strade più belle di Roma sono state invase da musica colori e biciclette, da parte sua il governo si impegnerà, sostanzialmente, ad emettere meno CO2, limitare l'uso dell'energia al 40% ed aumentare al 45% l'uso di fonti rinnovabili.