Qualche scettico potrebbe obiettare che, trattandosi della 21esima edizione della conferenza annuale delle parti, l’organo della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici ("United Nations framework convention on climate change", Unfccc), e visti i precedenti, farsi illusioni e crearsi alte aspettative sia assolutamente ingenuo. L'impegno più noto assunto dalla politica in un'occasione simile, porta il nome di "Protocollo di Kyoto": era il 1997, gli impegni sono in scadenza (prorogata dal 2012 al 2020) e ben poco di quell'impegno è stato onorato.
Ma gli ottimisti sono inguaribili per natura e anche chi, come chi scrive, ha potuto seguirne tutte le edizioni già da adulto, un po' di speranza la nutre. Soprattutto perché alcune impostazioni sono state riviste, come quella che ha fatto sì che non siano più i delegati a imporre ai Paesi vincoli e riduzioni, ma che siano i governi degli stessi Paesi a inviare all’Unfccc la loro proposta di riduzione della CO2.
"Segui i soldi" (G. Falcone)
Molto innocentemente basta cercare su Google "COP21 sponsor" per essere rimandati al sito ufficiale della manifestazione e trovare chi paga perché la politica si occupi di Tutela ambientale, per il bene di tutti noi, ovviamente.
Siete pronti a dare uno sguardo? BMW - 8.710 miliardi di euro di utile nel 2014 vendendo, tra l'altro, automezzi notoriamente "ecologici"; COCA-COLA - poteva mancare? La potente multinazionale, al centro di pesanti denunce quasi quotidiane, sulla quale non serve aver letto "La Storia segreta della Coca-Cola" di Gustavo Castro Soto per nutrire qualche dubbio; IMPOSSIBLE FOOD - per sua ammissione, "sta aprendo la strada a un sistema alimentare sicuro e sostenibile attraverso la creazione di carne e latticini irresistibilmente squisiti prodotti direttamente dalle piante". MOODY'S CORPORATION - accusata in ogni dove (in Italia anche da Adusbef, un'associazione di consumatori) di manipolare i rating di banche e intere nazioni (l'Italia è stata di recente declassata).
Vi risparmiamo gli altri sponsors, alcuni dei quali accattivanti nelle loro descrizioni. Noi già ci sentiamo meglio così.