Mal nutrizione, colpi di calore letali per gli anziani, malaria: queste sono tra le più diffuse conseguenze dei cambiamenti climatici secondo i calcoli dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) dopo il 2030. La situazione dovrebbe diventare drammatica con oltre 230.000 vittime in più all'anno. L'aumento delle temperature farà crescer anche il livello di ozono ed è qui che scattala polemica degli ambientalisti di tutto il mondo i quali chiedono che venga riconosciuta l'inadeguatezza degli impegni presi dopo il protocollo di Kyoto (trattato internazionale in materia ambientale riguardante il riscaldamento globale, redatto l'11 dicembre 1997), come spiega il direttore scientifico del WWF Italia (la più grande organizzazione per la difesa e la conservazione dell'ambiente e delle specie a rischio nel nostro paese)Gianfranco Bologna: "L'evento di Parigi deve essere assolutamente un successo".
Bologna dichiara anche: "Entro il 2050 dovremmo arrivare almeno all'80% delle riduzioni delle emissioni di gas che modificano la composizione chimica dell'atmosfera e che incrementano, anche, l'effetto serra".
E' importante fare un salto significativo
Quindi non bastano semplicemente gli impegni nazionali che già sono stati registrati dalla convenzione, ma bisogna fare un salto più significativo ed importante, stipulando un'accordo di carattere vincolante che deve essere: verificabile, monitorabile e soprattutto dovrebbe avere anche qualche sanzione per chi non farà come è stato promesso. Sempre il direttore Bologna espone: "dare una mano a tutti quei paesi meno abbienti, affinché ci siano disponibilità per tecnologie che riguardano tutta l'energia rinnovabile, tutta la possibilità di fare si che l'energia non venga usata con combustibili fossili, ed ovviamente rafforzare il fondo per il clima" .
Dal punto di vista economico è importante questo ragionamento perché aiuta i processi di adattamento, processi che sono particolarmente significativiin quanto paesi che hanno maggiore rischio per quanto riguarda le grandi modificazioni climatiche che avremo "se l'aumento della temperatura non sarà mantenuto sotto 1,5°"