Sarà una befana innevata quella che attende la puglia. Le previsioni meteo, infatti, per il week end dell’Epifania, prevedono un brusco abbassamento della temperatura e nevicate fino al livello del mare. A partire da giovedì 5 gennaio e per le successive 24-36 ore, la precipitazioni nevose interesseranno dapprima le località poste a 500-800 metri sul livello del mare, fino ad interessare anche le città balneari.

La Protezione Civile regionale ha emesso un'allerta meteo che prevede prima venti di burrasca su tutta la regione e mareggiate lungo le coste, e successivamente l’arrivo della neve ad imbiancare la giornata dell’Epifania. La situazione dovrebbe normalizzarsi a partire dalla giornata di Domenica, giusto in tempo per la riapertura delle scuole dopo le vacanze natalizie, prevista per lunedì 9 gennaio.

Le raccomandazioni in presenza di nevicate

In previsione dell’arrivo delle precipitazioni nevose, la protezione civile pugliese ha emanato una serie di raccomandazioni. In primis quella di informarsi sull’evolversi delle condizioni meteo attraverso la consultazione dei media e attrezzarsi con vestiario adeguato alle temperature rigide.

Il comunicato invita tutti a dotarsi di idonei strumenti per poter rimuovere la neve nei pressi della propria abitazione o attività commerciale. Ovviamente è necessario ridurre gli spostamenti in auto solo ai casi di necessità e in tal caso adeguare la guida alle condizioni del manto stradale, utilizzando catene da neve o pneumatici invernali. In ogni modo è sempre opportuno utilizzare i mezzi di trasporto pubblico, anche al fine di lasciare più libere le sedi stradali ai mezzi di sgombero neve.

Precauzioni anche per chi cammina a piedi che potrebbe scivolare su lastre di ghiaccio, formatesi sui marciapiedi e dovrebbe evitare di passare nei pressi di alberi, poiché la neve, in fase di disgelo, potrebbe cadere colpendo il passante.

Infine, considerando che ci potrebbero essere problemi alla circolazione e quindi all’approvvigionamento, è bene premunirsi di farmaci necessari per le terapie in atto nonché per beni di prima necessità, senza che però si crei una corsa allo svuotamento dei supermercati.