Voci di mercato? No, notizie che infiammano il vecchio cuore granata. La dirigenza della squadra piemontese sta pensando davvero a Salvatore Sirigu, estremo difensore del Paris Saint Germain e della nazionale italiana. Il portiere ex Palermo non trova più spazio nella capitale transalpina e vorrebbe ritrovare il posto da titolare in vista dei prossimi europei francesi.
E il Torino vuole provare a mettere a segno il grande colpo: riuscirà la dirigenza granata a strappare Sirigu al PSG?
L'affare Sirigu
In casa Paris Saint Germain ci sono le porte scorrevoli. Dopo le voci riguardanti il possibile addio di Edinson Cavani e Ezequiel Lavezzi, anche Salvatore Sirigu potrebbe lasciare la Francia. Entro domani ci sarà un summit con gli intermediari del portiere del Paris Saint-Germain, scrive Tuttosport oggi in edicola. L'unico ostacolo sembra essere lo stipendio da 2 milioni di euro: l'investimento è però fuori parametro per i granata; si cercherà dunque un accordo per una riduzione dell'ingaggio.
Le statistiche del portiere azzurro
Con l'arrivo di Kevin Trapp, Salvatore Sirigu ha perso il posto da titolare. In questa stagione, l'estremo difensore dei parigini ha collezionato solamente quattro presenze totali, di cui una sola in Ligue 1. La voglia di tornare a giocare è tanta ed un ambiente ambizioso come Torino potrebbe essere l'ideale per Sirigu. Un'operazione di mercato non semplice, ma anche il ritorno di Ciro Immobile potrebbe convincere l'ex Palermo a trasferirsi nuovamente nel nostro campionato.
Padelli? Nì, grazie
E Daniele Padelli? La dirigenza granata aveva puntato molto sul numero 30, ma il portiere classe 1985 ha diviso l'opinione del tifo granata. C'è chi lo difende e chi lo attacca, soprattutto dopo le ultime prestazioni non poco convincenti.
È pur vero che la difesa non ha ingranato a causa dei molti infortuni, ma il rapporto si sta via via deteriorando. E l'eventuale arrivo di Sirigu porterebbe Padelli ad accomodarsi in panchina.
Il patron Urbano Cairo, d'altronde, vorrebbe cancellare l'inizio di stagione altalenante con un girone di ritorno giocato ad alti livelli, perché nessuno a Torino ha dimenticato gli ultimi campionati.