Dopo le recenti polemiche sugli arbitraggi e sulle accuse nei confronti di ipotetici favoritismi che hanno visto protagonisti Napoli e Juventus, le contendenti al titolo del massimo campionato Italiano, ora Antonio Conte, ex allenatore della Juventus ed attuale allenatore della Nazionale, rischia una condanna per il suo coinvolgimento nell'inchiesta del calcio scommesse. La Procura ha chiesto sei mesi di reclusione per l'ex allenatore della Juventus.
Il procuratore ha così dichiarato in merito all'indagine: "Conte sapeva e non ha fatto nulla per evitare che la partita venisse falsata", ora rischia penalmente ed è solo la punta dell'iceberg di un'indagine che vede coinvolte numerose squadre italiane.
Partite truccate
Ad essere attualmente nel mirino della magistratura è la partita del campionato di serie B 2010/2011 tra Albinoleffe e Siena disputata il 29 maggio 2011 e che vide vincere i toscani allenati da Conte. La straordinaria stagione alla guida del Siena che quell'anno ottene la promozione in serie A fece guadagnare ad Antonio Conte l'ingaggio da parte della Juventus. L'accusa della Procura insiste sul coinvolgimento di Conte e addirittura spinge sull'ipotesi che l'ex allenatore di Siena e Juventus e futuro allenatore del Chelsea, nonostante fosse a conoscenza della combine, avrebbe dato comunque il suo benestare non evitando in alcun modo l'accaduto illecito e traendone beneficio come allenatore della squadra vincente.
Oltre all'incontro che si disputò contro l'Albinoleffe, sono numerose le partite e le squadre nel mirino dell'inchiesta avviata dalla Procura di Cremona e che dovranno mettere chiarezza su numerosi fatti ancora in fase di dibattito ed accertamento da parte dell'autorità giudiziaria.
Sei mesi di carcere per Conte, la richiesta del pm
Antonio Conte rischierebbe il carcere per frode sportiva in caso di avvenuta condanna ma secondo quanto previsto dalla legge italiana, nel caso in cui i legali richiedessero il rito abbreviato, la pena inflitta all'allenatore usufruirebbe dello sconto di un terzo della pena e sarebbe sospesa. Gli avvocati di Conte insistono sull'innocenza del loro assistito, mentre la Procura è convinta del coinvolgimento dello stesso nella combine. In caso di condanna, il CT dell nazionale italiana rischierebbe anche un ulteriore procedimento da parte della FIGC con eventuali provvedimenti in campo sportivo.