Si tratta di una vera e propria emergenza criminalità a Napoli e periferie, l'agguato di camorra avvenuto nel pomeriggio di ieri 30 settembre, è solo uno dei tanti tasselli di cronaca che vengono assegnati alla città di Napoli. Il clan Lo Russo di Miano e stato messo alle strette da altre bande criminali, ed ora le forze dell'ordine devono correre ai ripari per tamponare questa forte ondata di criminalità che sta scalfendo il territorio partenopeo e nello specifico i quartieri di Miano, Chiaiano, Piscinola, Marianella e Scampia.

I Lo Russo e fedelissimi messi alle strette

L'obiettivo del clan rivale, con molta probabilità inerente ai Licciardi della Masseria Cardone, è quello di allontanare gli ultimi soggetti riconducibili alla vecchia famiglia di Miano. Dopo il pentimento eccellente di Carlo Lo Russo, a seguito di quello dei fratelli Salvatore e Mario Lo Russo, il quartiere che prima era emblema del fortino dei Capitoni di Miano, ora è allo sbando ed è obiettivo del clan rivale. Solo pochi giorni fa l'ultimo personaggio della famiglia si era arreso alla giustizia costituendosi presso il carcere di Benevento. Vincenzo Lo Russo, soprannominato Vicienz o Signor, era latitante a seguito di un'ordinanza di custodia cautelare che pesava sulla sua testa.

Lo stato risponde alla Camorra

Il duplice omicidio avvenuto ieri pomeriggio nel quartiere Miano, è stato la goccia che ha fatto traboccare il vaso. I killer hanno sparato in pieno pomeriggio dinanzi ad un gruppo di bambini che stavano giocando a calcio. Salvatore Corrado e Domenico Sabatino sono stati freddati senza pietà ed il messaggio, anche dopo l'uccisione di Giuseppe Guazzo a Chiaiano avvenuto meno di una settimana fa, non lascia intendere altro: il quartiere è in balia della criminalità organizzata e degli interessi dei clan camorristici.

Le forze dell'ordine già a partire dalla giornata di ieri ha spiegato tutte le energie presenti sul territorio al fine di controllare e monitorare tutti gli scooter e moto in circolazione, sequestrando quelli irregolari. Una mossa per appiedato le piccole pedine a servizio dei clan e che spesso fa da vedetta per conto loro. Solo nella giornata di ieri sono stati sequestrati ben 277 motocicli ed i controlli continueranno, al fine di mettere in ginocchio le bande criminali.