Ormai è ufficiale già da qualche ora: il matrimonio calcistico tra l'Inter e Roberto Mancini si è concluso. Dopo aver raggiunto un accordo per sancire la separazione, l'ormai ex tecnico nerazzurro, in un comunicato ufficiale, ha voluto salutare la squadra e i tifosi con garbo, senza alcuna polemica, augurando il meglio e tante vittorie al mondo interista. Archiviata la seconda era Mancini, a poche settimane dall'inizio della Serie A 2016-2017 l'Inter ha fretta di voltare pagina e di affidarsi al nuovo allenatore, Frank De Boer. L'ex tecnico dell'Ajax è atteso a giorni a Milano per firmare un contratto triennale con il club di Suning e dare così, ufficialmente, avvio a questa impegnativa esperienza sulla panchina nerazzurra.
Come giocherà l'Inter di De Boer?
Nell'attesa che diventi il nuovo tecnico dell'Inter al 100%, si parla già delle caratteristiche di Frank De Boer nelle vesti di allenatore. L'ex difensore olandese ha guidato l'Ajax dal 2010 al 2016, scrivendo pagine importanti nella storia del club: ha conquistato ben 4 titoli consecutivi mentre l'ultimo, quello relativo alla stagione appena conclusasi, gli è sfuggito solo all'ultima giornata con tanto di lacrime di disperazione sull'autobus che hanno fatto il giro del mondo. Il tecnico "orange", dopo il divorzio dai "Lancieri", aveva pensato di prendersi un anno sabbatico: tuttavia, la chiamata di un club di prestigio come l'Inter l'ha convinto a gettarsi nuovamente nella mischia.
Frank De Boer all'Ajax diede vita ad una vera e propria rivoluzione tattica: mise da parte il 4-3-3, modulo adorato dagli olandesi, e schierò la sua squadra con un 4-2-3-1 che gli permise di dominare in patria. È molto probabile che riproporrà questo schema anche all'Inter, soprattutto per la gioia di Banega: il trequartista argentino potrebbe giocare alle spalle dell'unica punta come ai tempi del Siviglia, dando il meglio di sé. Ai lati del fantasista sudamericano dovrebbero agire Perisic e Candreva per un'Inter a trazione anteriore che, però, non dovrà trascurare la fase difensiva.
Da bravo ex difensore, De Boer ama curare molto il reparto arretrato. Chiede ai suoi un lavoro e una serie di movimenti specifici e, soprattutto, pretende un gran lavoro dai terzini, i quali non solo devono badare a contenere gli attacchi degli avversari, ma allo stesso tempo devono lanciarsi sulla fascia e aiutare la squadra in fase di possesso palla.
La dirigenza nerazzurra formata da Suning e Thohir ha grande stima verso l'allenatore olandese perché, nell'Ajax, ha dimostrato di saper lavorare con i giovani. In questo senso, il profilo di De Boer si sposa appieno con la mentalità dei vertici dell'Inter che vogliono allestire una rosa formata da giovani talentuosi, in grado di essere lanciati nel calcio che conta, garantendo alla squadra una lunga serie di vittorie.