La pesante sconfitta contro il Tottenham ha convinto l'Inter e Roberto Mancini a separarsi. Al posto del tecnico jesino (al quale è stata riconosciuta una buonuscita di circa due milioni di euro) è stato chiamato Frank De Boer, giovane allenatore olandese. De Boer ha iniziato la sua carriera nella nazionale olandese ricoprendo il ruolo di vice di Bert van Mar wjk tra il 2008 e il 2010.
Nel novembre del 2010 è stato chiamato dall'Ajax per sostituire il deludente Martin Jol. Sulla panchina dei lancieri è rimasto sei anni, riuscendo nell'impresa di conquistare quattro scudetti di fila, prima volta nella storia del calcio olandese.
Il calcio proposto da De Boer è moderno, propositivo e affascinante. Il modulo di base è il 4-3-3, ma nel corso del suo ultimo anno ad Amsterdam ha utilizzato spesso il 4-2-3-1, probabilmente più adatto all'attuale rosa dell'Inter. Negli anni trascorsi alla guida dell'Ajax la squadra ha sviluppato determinate caratteristiche: tanto possesso palla, squadra corta e compatta, particolare attenzione alla fase difensiva (un aspetto anomalo per gli allenatori olandesi).
Il gioco si è sviluppato perlopiù in orizzontale, con improvvise verticalizzazioni per gli esterni di attacco (più raramente per l'attaccante centrale).
Il centrale di centrocampo è una pedina fondamentale per il gioco di De Boer: deve essere forte fisicamente ma avere dei piedi accettabili, in modo che possa partecipare ad entrambi le fasi di gioco. Un aspetto da non sottovalutare è la propensione a lavorare con i giovani: sotto la sua gestione sono sbocciati giocatori molto interessanti come Eriksen, Milik, Danny Blind, Alderwiereld, Klaassen.
L'Europa sembra essere il suo punto debole: alla guida dell'Ajax è stato eliminato quattro volte consecutivamente alla fase a gironi della Champions League (raggiungendo sempre il terzo posto, quindi retrocessione in Europa league), e nell'ultimo anno è stato eliminato addirittura nel terzo turno preliminare, contro il Rapid Vienna.
In Europa League non è andata meglio: il miglior risultato ottenuto è stato l'accesso agli ottavi di finale nel 2015, perso contro il Dnipro. Un rendimento al di sotto delle attese, così come il rendimento nelle finali: ben 5 sconfitte su sei finali disputate (due in Coppa d'Olanda e tre in Supercoppa). De Boer, inoltre, è stato spesso accusato di badare troppo al sodo, tralasciando lo spettacolo. Ma questo in Italia non sarà certo un problema.