Dopo settimane di tentennamenti e indiscrezioni, il Leicester ha oggi reso pubblica la notizia dell'esonero di Claudio Ranieri dal ruolo di commissario tecnico. Venti giorni fa il club aveva espresso la propria fiducia al tecnico italiano, nonostante le voci di una possibile rottura fra il club inglese e Ranieri. Nel pomeriggio invece di oggi è arrivata invece la nota ufficiale sul sito del club.
Fatale la sconfitta contro il Siviglia
Determinante nella decisione del Leicester pare siano stati i pessimi risultati raggiunti da Ranieri in Champions, in particolare la sconfitta di ieri contro il Siviglia per 2 -1. C'è da dire che anche in campionato Ranieri non ha raggiunto risultati entusiasmanti. Dopo la storia vittoria in Premieri League dell'anno scorso, che ha trasformato Ranieri in una vera e propria leggenda per il calcio britannico e per il Leicester, quest'anno la squadra inglese sta soffrendo molto. Quartultima in classifica, a solo un punto dalla zona retrocessione. E in FA cup, la coppa di Inghilterra che vede scontrarsi club dilettantistici e squadre professioniste, il team di Ranieri è stato eliminato dai Lions del Millwall.
La dirigenza del Leicester ha commentato con amarezza la notizia dell'esonero: ''E' stata una decisione davvero difficile. Purtroppo siamo stati costretti a mettere gli interessi della squadra davanti ai sentimenti. Il fascino, il carisma e la professionalità di Claudio hanno portato la squadra a livelli mai raggiunti. Ma purtroppo pensiamo sia necessario un cambio nella gestione''.
La favola del Leicester
L'avventura di Ranieri al Leicester era stata una vera e propria favola calcistica. Nello scorso campionato il tecnico italiano, appena arrivato alla gestione della squadra, aveva portato il team non solo a qualificarsi per la Champions League, ma addirittura a vincere la Premier League per la prima volta nella sua storia.
L'impresa era stata riportata da tutte le testate internazionali, e Ranieri era diventato l'eroe della città britannica e un simbolo del calcio mondiale. Purtroppo la favola del Leicester non si è ripetuta