E' il momento in cui le dichiarazioni di tutti i protagonisti del campionato di Lega Pro si allineano sulla stessa corrente di pensiero. Ogni squadra, ciascuna con il proprio obiettivo, sa che ci si avvia verso la fase più calda, quella che molto presto dirà se realmente ogni compagine avrà l'opportunità di lottare fino all'ultima giornata per raggiungere il traguardo che si è prefissata.

Sono, infatti, dodici finali quelli che attendono le squadre di Lega Pro da qui alla fine del campionato e molte di loro sanno che il loro futuro dipenderà anche e soprattutto dai loro bomber.

Chi ha gli uomini gol se li tiene stretti e, potendo, se li coccola più che può. Accade, però, che ci siano degli imprevisti che, di punto in bianco, rischiano di toglierli dalla disponibilità.

A partire dal re

I problemi, ad esempio, li ha colui il quale attualmente occupa il trono più altro tra i cannonieri del girone C di Lega Pro. Il Lecce, contro la Vibonese, potrebbe fare a meno di Caturano, autore fino al momento di ben sedici gol. Un problema non da poco per quasi ogni squadra, ma i salentini contro la Reggina hanno già dimostrato di poter ovviare all'eventuale mancanza del calciatore attraverso la grande panchina che è a disposizione di Padalino che, al momento opportuno, tira fuori prodezze come quella di Marconi al Granillo di Reggio Calabria.

Problemi più seri

La sensazione è che, però, ci siano altre squadre destinate a pagare maggiormente l'assenza del proprio punto di riferimento offensivo.

E' ad esempio il caso della Reggina che dovrà rinunciare a Coralli (nove gol e sei assist) per squalifica (cumulo di ammonizioni) e sul già proibitivo campo della Juve Stabia dovrà trovare un'alternativa a colui il quale vale più della metà dell'intera produzione offensiva della squadra di Zeman.

Stesso destino per la Vibonese che per ben tre partite dovrà rinunciare a Saraniti, centravanti richiesto da mezza Lega Pro a gennaio e su cui i calabresi ripongono tantissime speranze di salvezza.

A lungo nella squadra di Costantino prima e Campilongo poi è stato il giocatore che ha cantato e portato la croce. La missione salvezza senza di lui per quasi un mese rischia di complicarsi e non poco.

Fiato sospeso, invece, per Baclet del Cosenza che dopo ave risolto partite come quella di Melfi si è fermato e, con Gambino partito a gennaio, rappresenta il vero terminale offensivo dei lupi.