La Juventus perde la finale di Champions contro il Real Madrid 4-1 e dimostra di non essere ancora all’altezza della squadra di Zidane. Ma vediamo più in dettaglio quello che è successo durante i 90 minuti e perché la squadra di Allegri non è riuscita a portarsi a casa la coppa delle grandi orecchie.

Primo tempo

Nel primo tempo la Juventus comincia bene la partita, attaccando costringendo il Real a difendersi nella propria metà campo e la prima vera occasione capita al 7’ minuto con Pjanic che tira una sassata in direzione destra del portiere, ma Navas para con una formidabile parata.

La partita continua con juve che domina, ma su un contropiede Cristiano Ronaldo grazie al assist di Carvajal segna dal margine dell’area di rigore nell’angolino a sinistra. La Juventus prova a reagire e al 27’ minuto, Mario Mandzukic s’inventa un capolavoro con un’acrobazia da dentro l’area di rigore, lanciandosi nell’aria e segnando con una sforbiciata. Dopo il pari, la partita diventa più equilibrata e non vi sono più grandi occassioni da nessuna delle due parti.

Secondo tempo

Nel secondo tempo, la Juve scende in campo senza energie, e il Real domina la partita. Dopo un assedio di 15 minuti, al 61’ minuto Casemiro segna con un tiro dalla distanza che è stato deviato da Khedira e su cui Buffon non può mai arrivare.

Purtroppo la reazione della Juve manca e il Real insiste trovando il gol 3 minuti dopo con Cristiano Ronaldo che riceve un assist di Modric proprio davanti alla porta, e per il numero 7 del Real Madrid è un gioco da ragazzi segnare. A questo punto la Juve perde le sue convinzioni e nonostante Allegri cerchi di spronare i suoi con gli inserimenti di Cuadrado, Marchisio e Lemina, rispettivamente al posto di Barzagli, Pjanic e Dybala, la squadra non riesce più a reagire e al 84’minuto Cuadrado si prende il secondo giallo ingenuamente su simulazione di Ramos e al 90’ minuto segna Asensio che era da poco subentrato a Isco.

La Juve nonostante la bella stagione rimarrà con l’amaro in bocca per la grande occasione che ha avuto di poter vincere la Champions, ma di fronte ha trovato una squadra che non solo è abituata a giocare certe partite, ma che ha in squadra giocatori capaci di farti la differenza come il pallone d’oro in carica CR7.

In questa partita è venuta a mancare soprattutto la difesa. Si è capito che Barzagli, partite a un certo livello non le può più fare. A centrocampo serve sicuramente qualche colpo di qualità, che dopo la partenza di Pogba si è indebolita molto e davanti servono giocatori veloci e di esperienza. Dybala non ha fatto una grande partita, ma è giovane e sicuramente migliorerà. Mandzukic ha fatto quel che doveva fare come sempre e Higuain è venuto a mancare, come spesso capita a lui nelle partite decisive. Inoltre la Juve la partita la persa soprattutto per una differenza di forma. Nel secondo tempo non ha proprio avuto le energie e come avevo indicato in un’altro articolo: "Juve: 3 situazioni da sistemare se vuole vincere la Champions League" se la Juve non si porta in vantaggio per poi proteggere il risultato con tutti i giocatori dietro la linea della palla, non porta il risultato a casa.

Infatti nel 1° tempo la Juve ha avuto 8 occasioni da rete contro le 5 del Real e 4 tiri nello specchio della porta contro 1 solo del Real, mentre nel 2° tempo Il Real ha dominato con 13 occasioni a 3 e con 4 tiri in porta contro zero tiri della Juve. Quindi la squadra madrilena ha vinto meritatamente e alla Juve rimane solo il rammarico di aver perso ancora un’altra finale di Champions.