La notizia del trasferimento di Mateo Retegui all’Al Qadsiah ha scosso il mondo del calcio italiano e, in particolare, i tifosi dell’Atalanta, che si preparano a salutare uno degli attaccanti più promettenti emersi negli ultimi anni. L’operazione, che porterà nelle casse nerazzurre una cifra vicina ai 70 milioni di euro, rappresenta una delle cessioni più importanti nella storia del club bergamasco, seconda solo a pochissimi trasferimenti di livello mondiale.

Tuttavia, dietro questo passaggio apparentemente rapido e deciso, si cela un retroscena diffuso dal giornalista Gianluca Di Marzio: l’Atalanta aveva infatti offerto a Retegui un rinnovo contrattuale al centravanti, con uno stipendio raddoppiato rispetto a quello attuale.

Retegui, un’offerta importante e un progetto solido

Mateo Retegui, attaccante italo-argentino, ha attirato l’attenzione di diversi club grazie alle sue qualità tecniche e al suo fiuto del gol. Per questo motivo, la società bergamasca gli aveva proposto un rinnovo a 4 milioni di euro netti a stagione, una cifra considerevole e decisamente in linea con la politica adottata a Bergamo.

L'offerta rappresentava un chiaro segnale di fiducia e un investimento importante da parte del club, intenzionato a costruire attorno a Retegui un progetto a lungo termine.

All’inizio, il giocatore sembrava intenzionato ad accettare la proposta. L’idea di rimanere in un club competitivo come l’Atalanta, con la possibilità di giocare in Serie A e in Champions League, aveva tutte le carte in regola per essere allettante.

La scelta inaspettata: la chiamata dell’Arabia Saudita

Tuttavia, la situazione è cambiata rapidamente quando l’Al Qadsiah ha presentato un’offerta economica e contrattuale molto più allettante per Retegui, che superava nettamente le cifre offerte dall’Atalanta.

La decisione di rifiutare il rinnovo e accettare la proposta di trasferimento in Arabia Saudita ha sorpreso molti, compresi addetti ai lavori e tifosi.

Dietro a questa scelta c’è probabilmente la volontà del giocatore di assicurarsi un futuro economico solido e di vivere un’esperienza completamente nuova, lontano dalle pressioni e dalle aspettative del calcio europeo.

Cosa cambia per l’Atalanta?

Ora l’Atalanta dovrà riorganizzare il proprio reparto offensivo. La partenza di Retegui lascia un vuoto che sarà difficile colmare, soprattutto a breve termine. La cessione a cifre importanti permette un’importante liquidità che potrà essere utilizzata per rafforzare altre zone del campo o per investire in giovani prospetti da far crescere nel tempo.

L’Atalanta ha dimostrato in più occasioni di saper trasformare le cessioni importanti in occasioni di rilancio, come successo in passato con altri big ceduti.