Ci siamo. Venerdì 27 ottobre dalle ore 9.01 in Italia sarà possibile pre-ordinare il nuovo dispositivo iPhone X, tanto atteso dagli amanti di Apple e non. A proposito di pre-ordini, il rischio è che con la prima tranche di ordini sarà difficile soddisfare la domanda di mercato dello smartphone del decennale: intatti dovrebbero essere disponibili nel primo lancio sul mercato al massimo 3 milioni di dispositivi, pochi rispetto all'elevata domanda per lo stesso Iphone X, considerando anche il flop di vendite dell'iPhone 8 e 8 Plus.

Perché Apple non è stata in grado di "affrontare" questa notevole domanda di mercato?

Motivi del ritardo la delicatezza delle lenti e del laser

Sembra che il motivo principale del ritardo di produzione non derivi dal chip dell'iPhone X (indiscrezione sponsorizzata da molti esperti di telefonia), piuttosto il problema sembra derivare dalla delicatezza e dalla difficoltà di montaggio delle lenti e del laser, caratteristiche fondamentali per il riconoscimento facciale dell'identità. Sembra infatti che i laser e le lenti siano davvero difficili da assemblare rispetto alla qualità che impone Apple.

Ecco perché l'azienda americana ha deciso di ridurre le specifiche per velocizzare la realizzazione dell'iPhone X e la fase dei test, così da fronteggiare nel modo migliore la notevole domanda di mercato dello smartphone del decennale.

Riduzione specifiche tecniche per incrementare la produzione

La riduzione delle specifiche tecniche non porterà ad una qualità minore e quindi ad un funzionamento diverso del riconoscimento facciale che rimarrà sempre molto affidabile e innovativo. L'indiscrezione arriva dal famoso Bloomberg che ha fatto uno studio dei produttori e costruttori di parti ed assemblatori dell'azienda americana. Tale tecnologia inserita nel nuovo dispositivo è davvero molto complessa, considerando le dimensioni piccolissime delle lenti e dei laser e l'enorme quantità di produzione che Apple deve rispettare, data l'enorme richiesta per lo smartphone del decennale. Fra l'altro, delle tre aziende di produzione laser, solo due sono rimaste fornitori di Apple (parliamo di Lumentum e II-VI) con la terza, Finisar, esclusa e questo ha sicuramente rallentato la produzione dei nuovi smartphone.

La riduzione delle specifiche richiesta ha permesso di velocizzare la produzione e l'assemblaggio delle lenti e laser (assemblaggio affidato a LG Innotek e Sharp) senza però limitare le funzionalità del riconoscimento facciale: se pensate che con il touch Id la possibilità che un intruso possa accedere a dati personali è 1:50.000, tale possibilità con il riconoscimento facciale si riduce ad una probabilità su 1 milione. Una sicurezza notevole. Voi cosa ne pensate? Se volete commentate qui sotto.