Il delitto di Chiara Poggi è avvenuto il 13 agosto del 2007, nella cantina della villa di Garlasco, Alberto Stasi, ritrova il corpo della sua fidanzata colpita a morte.
Dopo l'omicidio, Alberto Stasi sarebbe rientrato e avrebbe sostituito i pedali della sua bici nera, perché "sporchi". È questa la scoperta fatta dalla difesa dei Poggi. Una testimone convocata dai carabinieri a raccontare ciò che aveva visto il giorno del delitto, aveva dichiarato di aver visto una bici nera da donna, fuori alla villetta dei Poggi.
La bici è stata costruita dalla Umberto Dei, nota azienda di Monza.
L'amministratore delegato dell'azienda in questione conferma che i modelli di bici di cui gli ha chiesto notizie l'avvocato, Gian Luigi Tizzoni, avrebbero i pedali invertiti. I modelli di bici si chiamano Giubileo e Union, il dettaglio dei pedali corrisponde al modello da uomo della bici bordeaux, e non al modello Luxury, nero da donna, dove sono stati ritrovati. Insomma uno scambio di pedali, che Alberto Stasi avrebbe provveduto ad operare subito dopo il delitto. In casa Stasi dunque le bici erano tre ed una di queste è stata vista fuori casa di Chiara Poggi il 13 agosto.
Proprio questa bici inoltre non è stata posta sotto sequestro.
Altro particolare importante è la dichiarazione del maresciallo della stazione dei carabinieri, Francesco Marchetto, che recatosi con Nicola, padre di Alberto, presso la sua officina per un controllo sulla bici, avrebbe visto quella nera da donna di famiglia, ma non l'avrebbe sequestrata perché "non corrispondeva alla descrizione della testimone".
Giuseppe e Rita Poggi, genitori di Chiara hanno denunciato il maresciallo dei carabinieri per falsa testimonianza e per non aver sequestrato la bici nera da donna che doveva essere inserita nel sequestro.