Un bambino di soli 10 anni è stato individuato dall'autorità giudiziaria per complicità in rapina aggravata. Arrestata, vista anche la tenera età del bambino, la mamma che aveva ordinato di aprire la porta ai malviventi. La rapina, avvenuta tempo fa a Giugliano in provincia di Napoli, ha trovato i suoi esecutori in tre banditi della zona con la complicità per l'appunto della donna e del piccolo ragazzo.
Il bottino di 2000 euro non può di certo giustificare un furto, perlopiù con la complicità di un minore. La dinamica della rapina aggravata, che ha portato all'arresto dei tre malviventi e della donna in questione, è stata messa al vaglio degli inquirenti grazie alle telecamere di videosorveglianza, che hanno fatto finalmente luce sull'episodio. La donna, entrata nell'ufficio postale di Melito (provincia di Napoli), con tre ragazzini, di cui due suoi figli, appare chiaramente una complice dei banditi, che poi faranno irruzione e porteranno via 2000 euro. Dalle riprese delle videocamere si evince chiaramente che la donna era in attesa degli altri tre giunti dopo e che il bambino venne utilizzato per aprire la porta proprio ai rapinatori.
Le riprese che potete vedere su youtube, o nei telegiornali del giorno e della sera, ha incastrato la donna e fatto vedere a tutti di quali bassezze sono capaci alcuni uomini per un bottino alquanto gramo.
La rapina in sè non è, nè delle più feroci, nè macchiata di sangue innocente. Di certo però queste persone si sono macchiate di una cosa ancor più grave, lo sfruttamento al fine di ricavare denaro, di un ultra minorenne.
Reazioni alquanto decise vengono dal mondo della Chiesa e dal mondo laico. La notizia, con tanto di immagini e video, pubblicate ora da Repubblica, lasciano uno sconcerto ed una impotenza disarmante di fronte ad episodi e persone di questa bassezza. La micro criminalità, soprattutto in zone come quelle del napoletano, andrebbe contrastata in maniera diversa e più incisiva. Troppi innocenti inconsapevoli, sfruttati e rovinati da adulti senza scrupoli e onore.