In Libia, a pochi chilometri dall'Italia, avanza l'Isis che conquista anche Sirte, a 450 km a est di Tripoli. Isis continua in azioni di sabotaggio a pozzi petroliferi e dopo aver conquistato Darna, è arrivato vicino la capitale libica. La situazione in Libia, dopo la caduta di Gheddafi è sempre più drammatica. Si è passati da una tirannia sanguinaria per gli oppositori agli accadimenti che andiamo a documentare. Le armate del proclamato Stato Islamico, IS, o Isis (con questo termine inglese si indica Islamic State of Iraq and Siria) non si limitano più ad azioni terroristiche, o ad azioni belliche nelle regioni tra l'Iraq e la Siria.

Questa volta sembrano voler fare sul serio nel conquistare un intero stato come quello libico. Andiamo ora a vedere la cronaca degli scontri causati dai miliziani di Abu Bakr Al-Baghdadi, il leader di questo stato autoproclamato. Lo stesso Ministro degli Esteri italiano, Gentiloni, avverte che "Vi è una grave minaccia terroristica a poche ore di navigazione dall'Italia" , e aggiunge: "L'Italia è pronta a combattere in alleanza con le Nazioni Unite e nel rispetto della legalità internazionale". Nel frattempo i corpi, armati fino ai denti, di Baghdadi hanno attaccato, nei giorni scorsi, pozzi petroliferi, ingaggiando feroci scontri con le guardie degli stessi. Poi è stata la volta di Sirte, prima occupata ed ora quartier generale dei jihadisti.

La presenza di altre due formazioni terroristiche nella regione avrà il suo valore qualora non collaborassero con Isis. Ansar Al-Sharia e Fajr Lybia sono le due altre sigle in questione.

Oltre alla reazione politica di Gentiloni c'è stato anche l'intervento del Presidente del Consiglio Matteo Renzi che afferma: "La Libia è un grande problema del nostro tempo, da risolvere con decisione e probabilmente anche con impegno maggiore".

Incalza Gentiloni, adducendo che essendo arrivati così vicini al nostro paese, "le farneticazioni propagandistiche che vogliono la bandiera dello Stato Islamico campeggiare in Piazza San Pietro, ora non possono più essere sottovalutate" .