La vita dell'ultima compagna del recentemente defunto Pino Daniele è divenuta un vero e proprio incubo. La fidanzata dell'artista napoletano ha raccontato gli ultimi momenti di vita di Pino, sino alla disperata corsa verso il nosocomio romano del Sant'Eugenio. Amanda Bonini ha voluto spiegare la versione sugli attimi fatali al cantante quella infausta sera del recente 3 gennaio 2015. Ecco alcuni stralci delle dichiarazioni della donna rilasciate all'Ansa: "Quando eravamo in macchina improvvisamente Pino mi disse di avvertire un formicolio alle gambe e riteneva si trattasse di un ictus. Quando il navigatore satellitare segnalava che eravamo a soli 6 minuti dal Sant'Eugenio, Pino non ha più proferito parola, ma io credevo si trattasse di uno svenimento inizialmente". 

All'interno della sua casa Maremmana, luogo ove il cantante partenopeo ha accusato il malore, si trovavano, oltre ad Amanda Bonini e lo stesso Pino, sua figlia maggiore di nome Cristina, con i 2 fratellini, e anche i 2 figli della donna, ossia il diciottenne Francesco, il quale ha contattato l'ambulanza, e la quindicenne Eleonora. "In casa Pino sentiva di avere la pressione bassa, gli abbiamo sollevato le gambe e si pensava stesse meglio ma è peggiorato dopo alcune ore. Dunque, abbiamo deciso di chiamare il 118, ma di non aspettare l'ambulanza e di recarci, come consigliato da Pino stesso, presso l'ospedale romano con la nostra macchina''.

A chi fa notare che probabilmente la decisione di Pino fu sbagliata, e che avrebbe dovuto attendere l'arrivo dell'ambulanza, la Bonini replica: ''Pino voleva andare direttamente dal suo cardiologo di fiducia, non voleva essere visitato da altri, non avvertiva sintomi tipici di un attacco d'infarto e ha deciso in modo autoritario di essere portato a Roma con la sua automobile, e noi abbiamo ritenuto di non contraddirlo per non farlo innervosire e di conseguenza agitare ulteriormente''.

Conclude Amanda: ''Ora la mia vita senza di lui non è più la stessa, vorrei ancora trovarmelo accanto quando mi sveglio''. L'avvocato della moglie di Pino Daniele avrebbe detto che la Bonini avrebbe caricato Pino in auto, ma Amanda risponde piccata: ''Ho la coscienza a posto, ho rispettato la volontà di Pino portandolo in auto all'ospedale, ma io non avrei mai potuto sollevare un uomo che pesa 130 chili essendo io stessa con un peso di soli 60 chili''.

Stando comunque a notizie emerse recentemente, Daniele sarebbe deceduto per via di un by-pass che non funzionava bene. Secondo i primi esami, l'infarto dell'artista sarebbe da attribuire all'occlusione di un "by-pass aorto-coronarico". Secondo il pm Marcello Monteleone, il quale sta seguendo le indagini per omicidio colposo, Pino si sarebbe potuto salvare soltanto se si fosse recato al vicino ospedale a Grosseto. Questa tesi, tuttavia, sarebbe una tesi non esauriente per il medico legale facente parte dell'Università romana La Sapienza, Vittorio Fineschi, il quale sta accertando le cause della morte con l'autopsia.