Giovedì 26 febbraio alle 21.05 la Roma scenderà in campo a Rotterdam per cercare di ribaltare le sorti del doppio confronto con il Feyenoord, valevole per i sedicesimi di finale di Europa League. Dopo la partita di andata giocata all'Olimpico e terminata col risultato di 1-1 i ragazzi di Rudi Garcia dovranno necessariamente vincere o pareggiare segnando almeno 2 gol. Difficile, certo, ma non impossibile se la squadra saprà ritrovarsi dopo un periodo di appannamento.
La "partita" fuori dallo stadio
Allo stesso tempo però l'assalto dei tifosi olandesi a Piazza di Spagna, commesso prima della partita andata in scena all'Olimpico, ha lasciato dei pesanti strascichi polemici e, con essi, la comprensibile preoccupazione che polemiche e proteste possano tramutarsi in vendetta dei tifosi giallorossi a Rotterdam. I circa 2.400 biglietti messi a disposizione per i tifosi romanisti hanno fatto registrare il tutto esaurito ma, fonti del Ministero degli Interni, hanno suggerito come potrebbe essere possibile che altri, pur sprovvisti di biglietto, decidano di avventurarsi nella trasferta olandese.
Tra coloro che si recheranno in Olanda oltretutto, potrebbero esserci i circa cinquanta ultrà che già lo scorso giovedì avrebbero voluto vendicarsi dei tifosi avversari dopo i fatti di Piazza di Spagna.
Situazione delicata ma i tifosi italiani devono dimostrare la loro civiltà
Proprio per questo motivo è stata avviata una stretta collaborazione tra le forze di polizia italiane e olandesi che saranno impegnate a vigilare sull'evento sportivo. Sempre secondo fonti provenienti dal nostro Ministero non è da escludere perfino l'invio di forze di polizia italiane a supporto di quelle locali. Nonostante l'allerta e l'organizzazione siano massime la situazione viene comunque definita "molto delicata" dal Viminale.
Il rischio dunque è alto ma i tifosi romanisti hanno un'occasione importante come quella di dimostrare di essere diversi da coloro che hanno devastato La Barcaccia del Bernini e messo a soqquadro una delle piazze più belle d'Italia e del mondo. Come ci si è indignati di fronte allo scempio della nostra arte e della nostra storia, adesso il tifoso italiano deve dimostrare di essere diverso e forse portatore di una cultura non soltanto artistica, ma anche e soprattutto morale. La giusta risposta non è quindi la vendetta ma dimostrare di essere tifosi e cittadini civili.