Giovedì 9 giugno, alle 21 ora israeliana (le 20 in Italia), c’è stato un attentato nel più grande mercato agroalimentare di Israele, il Sarona Market, nel centro di Tel Aviv. Due cugini palestinesi sui 20 anni che abitavano nel villaggio di Yatta, vicino a Hebron, in Cisgiordania, hanno aperto il fuoco in un bar-ristorante, il Max Brenner, uccidendo 4 persone e ferendone diverse: poi hanno tentato la fuga ma sono stati raggiunti dalle forze di sicurezza.

Un attentatore è stato arrestato, l’altro ferito e ricoverato nell’ospedale Ichilov, lo stesso dove sono stati portati i feriti nell’attacco.

Le persone che hanno perso la vita sono (da sinistra in alto nella foto): Michael Feige, 58 anni, di Ramat Gan, periferia est di Tel Aviv; Mila Mishayev, 32 anni, di Ashkelon; Ilana Neve, 39 anni, di Tel Aviv, ed Ido Ben Ari, 42 anni, di Ramat Gan.

L’ex soldato e attuale manager della Coca-Cola

Nell’attentato sono sono morti due uomini e due donne. Cominciamo a ricordare Ido Ben Ari, 42 anni, di Ramat Gan, città alla periferia di Tel Aviv. Quando i terroristi hanno colpito, Ido si trovava a cena con la moglie e i due figli.

La donna, rimasta ferita, è stata ricoverata all’Ichilov Medical Center ed operata: non è in pericolo di vita.

Suo marito era stato un soldato di alto livello nell’esercito israeliano e si era aggiudicato un riconoscimento per il suo ruolo di riservista. Attualmente era ai vertici della locale azienda della Coca-Cola, che ha espresso solidarietà alla famiglia dell’ucciso.

Il sociologo ed antropologo che lavorava all’Università

Un’altra vittima è Michael Feige, 58 anni, anch’egli di Ramat Gan, sposato e padre di tre figlie, ricercatore al Dipartimento di studi multidisciplinari all’Università Ben-Gurion a Be'er Sheva, la più grande città del deserto del Negev, nel sud di Israele. Sociologo ed antropologo, Feige dirigeva il programma di studi su Israele: quanto “specializzato nella società israeliana, nella memoria collettiva e nel mito politico”, spiega la sua biografia sul sito dell’ateneo.

Nel 2010 si era aggiudicato il Shapiro Prize for Best Book in Israel Studies – il Premio Shapiro per il Miglior Libro sugli Studi Israeliani – con il saggio Settling in the Hearts: Jewish Fundamentalism in the Occupied Territories (Depositato nel cuore: Fondamentalismo Ebraico nei Territori Occupati). Michael era un uomo “che cercava la sua politica”, ha sintetizzato Oren Yiftachel, a capo del Dipartimento in cui lui lavorava.

Le due donne

Nell’attentato di giovedì sera sono state uccise anche Ilana Neve, sposata e madre di quattro figlie, che era fuori a cena nella sua città per festeggiare il suo 40° compleanno, e Mila Mishayev, 32 anni, di Ashkelon. Il sito Ynetnews (Israel News) ha riferito che quest’ultima stava per sposarsi e che stava aspettando il suo fidanzato al ristorante, quando è avvenuto l’attacco. Sarebbe riuscita a telefonargli negli attimi immediatamente successivi, per poi spirare per le ferite riportate.