Mentre continua il monitoraggio capillare dei foreign fighter italiani (termine inglese che indica combattenti ribelli stranieri nella guerra civile siriana), aumentano i controlli in Italia, soprattutto nel fronte dei finanziamenti agli estremisti islamici, per permettere di ostacolare le fonti da cui i terroristi attingono per le brutali azioni. E così il Ministro dell'Interno Angelino alfano, in un'intervista ad un famoso quotidiano, ha annunciato che la guardia di finanza e il comitato analisi strategica antiterrorismo, ha istituito un'apposita unità speciale per il controllo dei flussi finanziari verso le realtà islamiche a rischio, senza però mai confondere, come ha voluto precisare lo stesso Ministro Alfano, terrorismo con immigrazione.
Le fiamme gialle avranno il non facile compito di monitorare strumenti come il 'Bitcoin', (BTC o XBT) moneta virtuale che permette di realizzare transizioni economiche non rintracciabili. E per renderne ancora più opaco l'indirizzo, i bitcoin vengono molto spesso gestiti in portafogli condivisi chiamati focking, mixing o dark wallet ed è quindi impossibile risalire agli utenti che ne usurfruiscono. Un altro strumento abbondantemente impiegato sono le carte ricarcabili 'twin', ovvero una doppia carta che può essere impiegata e usata in forma anonima anche da una persona diversa rispetto al proprietario che ha attivato la principale.
L'appello e lo stato di allerta di Alfano
Lo stesso Angelino Alfano ha voluto lanciare un allocuzione non solo alle comunità ma ai singoli fedeli: "segnalate i jihadisti (nome ussunto per descrivere un fenomeno terroristico armato che celebra il principio-dovere islamico del jihād, alla luce, estremamente riveduta, del pensiero più drastico del cosiddetto "fondamentalismo islamico"), perché questo è la salvaguardia della vostra libertà di culto e di preghiera che lo Stato Italiano riconosce". Lo stesso Ministro continua dicendo: " In questo momento ci ritroviamo al secondo livello di allerta, ovvero quello che precede l'attacco terroristico".