Neanche qualche giorno fa avevamo registrato l'indignazione popolare nei confronti di chi aveva scritto una recensione sgradita e spiacevole su un noto sito internazionale, che attribuiva l'insuccesso della sua vacanza alla mera presenza di un gruppo di disabili. Dopo qualche settimana è giunta notizia del cliente di un ristorante infastidito, durante il suo pasto, dalla presenza di un gruppo di diversamente abili al tavolo vicino.
Che l'intolleranza verso il diverso - malato o portatore di handicap che sia - rappresenti un fatto tanto frequente quanto vecchio, non è certo una novità. Ma forse, grazie ai social network - e complice una maggiore attenzione dei media - queste nefandezze vengono sempre più smascherate e rese pubbliche per sottolineare comportamenti scorretti che non dovrebbero essere mai replicati, né sopportati.
Ma si sa, la mamma degli stolti è sempre incinta. Ecco l'ultima triste notizia di intolleranza nei confronti, stavolta, di un ragazzo autistico, Fabio, desideroso soltanto di passare qualche giorno di spensierata vacanza insieme alla sua famiglia nella ridente località di riviera, Pietra Ligure.
La vacanza lampo
Come usualmente accade nel periodo estivo, una famiglia di Bergamo decide di passare qualche giorno di vacanza nella bella e tranquilla località della Riviera ligure. Prima di confermare la prenotazione i genitori - secondo quanto riferito dagli stessi - avevano avvisato la proprietaria del Bed&Breakfast che li avrebbe ospitati, della particolare condizione del figlio, al fine di evitare situazioni spiacevoli.
L'allegra famigliola arriva quindi in Liguria con qualche valigia e il sogno di passare finalmente qualche ora di relax tra mare e sole. Una cosa normale per tanti, ma un vero lusso per chi è costretto tutti i giorni a fare i conti con figli affetti da disabilità o malattie di varia natura.
L'arrivo all'albergo è stato registrato intorno alle 12. Il tempo di lasciare le valigie in albergo, cambiarsi gli abiti, indossare il costume per godere subito del mare turchese e cristallino di Pietra Ligure. Forse gli unici momenti belli che rimarranno nel ricordo di questa vacanza per Fabio e la sua famiglia.
L'insofferenza della proprietaria del B&B e il ritorno a casa
Dopo il ritorno in albergo, sembrava che tutto andasse per il meglio. Il ragazzo era tranquillo e non dava particolari segni di insofferenza o agitazione. Mentre l'insofferenza cresceva nella proprietaria dell'albergo che, probabilmente incapace di accettare fino in fondo quest'ospite speciale, ha chiesto ai genitori di ripensare al loro soggiorno presso la sua struttura.
La donna, intervistata, ha dichiarato: "quella sera il ragazzo non faceva che andare su e giù nel corridoio per andare in bagno, lasciando perfino la porta aperta" e ha aggiunto "parlava ad alta voce e creava troppi problemi".
Dopo un'accesa discussione con l'albergatrice, durante la quale sono volate parole che colpiscono come pietre, i genitori hanno rifatto i bagagli e sono ripartiti per far ritorno a Bergamo, con il grande dispiacere nel cuore per un tentativo di vacanza finito molto male.
Inutile dire che, dopo la diffusione della notizia, è scattata una straordinaria gara di solidarietà per Fabio e la sua famiglia. Primo fra tutti il sindaco di Pietra Ligure che, sorpreso e amareggiato dal comportamento dell'albergatrice, ha voluto offrire una vacanza - pagata dal Comune - alla famiglia bergamasca per l'offesa subita.