Il dottor Enzo Boschi lo aveva predetto già dal 5 settembre: “La terra tremerà ancora per mesi. I terremoti seguiranno la stessa logica e si ripeteranno nella stessa zona, ma saranno scosse del tutto separate.” E intanto, in seguito alla notte del 26 ottobre, e di ben tre sismi in successione, si iniziano a conteggiare i danni e possibili feriti. La forza del primo sisma si è fatta sentire per tutto il Centro Italia, seminando il panico anche nella capitale, a Firenze e a Napoli.
La situazione a Visso
Visso, una delle città più colpite dal prima sisma (magnitudo 5,4), si sveglia con una popolazione stremata e una situazione ai limiti dell’apocalisse. Per ora non si contano vittime, ci sono stati 4 feriti, sono crollati alcuni edifici, e l’intera comunità ha passato la notte per strada, radunata intorno alle ambulanze accorse. È una città che aveva già vissuto il terrore del Terremoto dopo quello del 24 agosto che sconvolse Amatrice, e che comportò lo svuotamento della popolazione che fino a ieri contava al massimo 1000 abitanti.
La situazione a Castelsantangelo
È stato l’epicentro del primo sisma, e il sindaco Alessandro Gentilucci commenta la situazione alle telecamere di Matrix: “Abbiamo il territorio in ginocchio, abbiamo tirato fuori le persone dalle case, siamo in situazione di vera emergenza.
Con l’arrivo del giorno vedremo i danni effettivi, ma non sappiamo oggettivamente come sarà il nostro futuro. Dopo Amatrice eravamo già pronti psicologicamente ad un altro sisma, ma quello di stanotte ci ha colti tutti alla sprovvista. Molti edifici sono crollati, altre case antisismiche hanno retto, ma i tramezzi sono caduti. Sono arrivati gli aiuti, ma domani si ricomincia.”
Ussita: epicentro del sisma di magnitudo 5,9
Il sindaco del paese dichiara la situazione di emergenza: “È stata una scossa apocalittica, il nostro paese è finito. Non ci sono fortunatamente danni alle persone, ma il patrimonio immobiliare, le case, le chiese sono state danneggiate almeno all’80%. La città ha dormito per strada.”