Luciano Rispoli muore a Roma all'età di 84 anni. Nato nel 1932 a Reggio Calabria, ha seguito ben presto la strada del giornalismo, che lo ha portato a essere uno dei volti più amati della Tv. I modi gentili e garbati con i quali si interfacciava con i vari ospiti che circolavano nel salotto del "Tappeto Volante", lo hanno portato a conquistare il titolo di "signore della Tv". Nella sua carriera ha svolto diverse attività: giornalista, conduttore televisivo e radiofonico, e nella decade 1977-1987 è stato direttore del Dipartimento Scuola Educazione della Rai.

Un uomo veramente di spessore, sereno, gradevole, dalla sconfinata cultura e che ha dato spazio a moltissimi ospiti durante le sue trasmissioni.

Luciano Rispoli entrò in Rai nel 1954

L'ingresso in Rai di Luciano Rispoli è avvenuto nel 1954 dopo aver vinto un concorso per radiocronisti. Sia durante la lunga carriera in Rai, che dopo il 1991 quando abbandonò la Tv pubblica approdando su TMC, ha seguito il filone della televisione rispettosa. "Parola mia" è una delle trasmissioni Rai che ha dato maggior lustro a Luciano Rispoli, insieme al "Tappeto Volante", programma che ha portato con sé su Tmc e poi sulle reti minori. Lo scrittore Mario Sabatini che ha comunicato la scomparsa di Luciano, ha detto che nonostante fosse malato da tempo parlava continuamente di programmi che avrebbe voluto realizzare, dopo la famiglia la Tv era la sua vita.

Una Tv che non c'è più

Quella che Luciano Rispoli ha mostrato negli anni durante le sue trasmissioni, è la televisione di cui oggi, con l'avvento della tv virtuale, si sente molto la mancanza. Quei salotti pomeridiani che rilassavano mentre si osservavano gli ospiti che parlavano tra loro interagendo con Luciano Rispoli, scherzavano, bevevano drink e mangiavano stuzzichini.

Un modo di entrare in contatto con il pubblico diverso dal solito, cercando di farlo sentire come partecipe di qualcosa, una sorta di ospite della trasmissione a distanza. La pacatezza e la serenità mostrata ogni giorno, sono una perla che si è persa, e la scomparsa di Luciano porta via con sé quella tv bella e naturale che faceva parte degli anni '90.