Papa Francesco apre al perdono dell'aborto: l'interruzione volontaria della gravidanza resta un grave peccato ma da oggi i sacerdoti potranno concedere l'assoluzione. Una svolta talmente importante per la Chiesa tanto da modificare il Codice di Diritto Canonico.

Bergoglio lo ha stabilito con la lettera apostolica intitolata “Misericordia et misera”: “Perché nessun ostacolo si interponga tra la richiesta di riconciliazione e il perdono di Dio, concedo d’ora innanzi a tutti i sacerdoti, in forza del loro ministero, la facoltà di assolvere quanti hanno procurato peccato di aborto.

Quanto avevo concesso limitatamente al periodo giubilare viene ora esteso nel tempo, nonostante qualsiasi cosa in contrario”.

Cosa ha detto Papa Francesco sull'aborto?

La possibilità di assolvere è stata dunque prorogata nel tempo: ora è valida sempre e non è venuta meno con la fine del Giubileo della Misericordia, terminato ufficialmente domenica 20 novembre con la chiusura della Porta Santa a Roma. Il Papa inizialmente aveva concesso ai sacerdoti la possibilità di perdonare per la sola durata del giubileo. Aveva motivato ciò in una lunga lettera all'arcivescovo Rino Fisichella in cui aveva espresso vicinanza a quelle donne che erano arrivate ad abortire: “So che è un dramma, ho incontrato tante donne che portavano nel cuore la cicatrice per questa scelta dolorosa e sofferta”.

E se si fossero mostrate davvero pentite, il perdono non poteva essere loro negato.

Caduto il limite temporale, da oggi potranno essere perdonati i fedeli che si siano macchiati del peccato e che si siano pentiti: dalla donna a chi ne ha condiviso la decisione, fino ai medici che hanno appoggiato e praticato l'intervento.

Secondo il Papa l’aborto resta un grave peccato

Il fatto che possa essere concessa l'assoluzione non significa che la Chiesa abbia sminuito quello che continua a considerare un vero e proprio omicidio. Il Pontefice, infatti, puntualizza che “l’aborto è un grave peccato, perché pone fine a una vita innocente”. Tuttavia ribadisce che, per quanto il peccato sia immane, la Misericordia di Dio non può non accogliere un peccatore che si sia sinceramente pentito. Il Santo Padre invita quindi i sacerdoti a guidare, sostenere e “accompagnare i penitenti in questo cammino di speciale riconciliazione”.