I genitori erano preoccupati per la salute del figlio. Pensavano che quella borsa, così pesante e sempre piena di libri, avrebbe potuto causare problemi posturali o mal di schiena. Il ragazzo, però, in quella borsa, non ci portava libri ma scorte di merendine per tutta la Scuola. L'incredibile vicenda salita agli onori della cronaca è accaduta nell'istituto Pininfarina di Moncalieri. Non è la prima volta che il giovane riesce a creare un vero e proprio business delle merendine all'interno della scuola. L'anno scorso era stato sospeso per 10 giorni per lo stesso motivo, questa volta si sta valutando la punizione più appropriata per lui.
Il fiuto degli affari
E' difficile che ci siano degli adolescenti con un così spiccato fiuto per gli affari. Solitamente a quell'età si pensa allo smartphone di ultima generazione, ai videogames oppure ai primi amori. Non è il caso di questo studente diciassettenne che, all'interno della propria scuola, era riuscito a crearsi un mercato tutto suo, scoprendo l'arte della vendita. Un po' esperto di marketing, un po' imprenditore. Comprava le merendine dal rivenditore più economico per poi rivenderle ad amici e conoscenti, ovviamente ad un prezzo più basso in confronto a quello del bar della scuola.
La scoperta del mercato delle merendine
Le richieste di merendine aumentavano sempre di più fino a quando i professori si sono accorti di questo 'mercato illecito'.
Lo studente riusciva a guadagnare quasi 50 centesimi su ogni merendina che, moltiplicate per un centinaio di merendine vendute, potevano portare fino a 50€ nelle casse dell'allievo imprenditore. I professori, però, hanno riferito della bizzarra iniziativa al Preside dell'Istituto (Stefano Fava), che in modo categorico, ha deciso per la sospensione del ragazzo per una decina di giorni.
"E' una questione di regole e legalità".
Nuovo anno scolastico, vecchi vizi
La punizione non è riuscita a far capire gli errori commessi. Quest'anno il giovane ci è ricascato. Troppo florido il mercato degli snack da non sfruttarlo ma, la settimana scorsa, è stato nuovamente beccato mentre li smerciava. Questa volta la punizione è in sospeso, la scuola sta decidendo quale possa essere la più confacente alla situazione del 17enne. L'aggravante della bocciatura e di essere recidivo non lo aiuta. A giorni si avranno degli aggiornamenti a seguito del consiglio di classe della scuola.