Un collettivo di Hacker, probabilmente russi. Forse gli stessi che hanno attaccato i server del Partito Democratico durante la campagna elettorale per le presidenziali statunitensi e che hanno reso noti i nomi degli atleti occidentali in corsa alle Olimpiadi di Rio nonostante l'ultilizzo di sostanze dopanti, per le quali erano provvisti di esenzioni terapeutiche. Non ci sono prove certe ma potrebbero essere gli autori di un attacco informatico ai danni dei server dell'Aeronautica Militare Italiana.

Il tutto è accaduto a giugno dell'anno scorso anche se la notizia è stata resa nota soltanto adesso, dopo le opportune valutazioni da parte delle intelligence italiane e degli appositi organi di governo.

Latorre: 'Non è stata carpita alcuna informazione importante'

"Da parte dei vertici militari c'è l'assicurazione che nessuna informazione importante è stata carpita". Lo dice Nicola Latorre, presidente della commissione difesa al Senato. "Il nostro sistema di sicurezza ha tenuto - ha aggiunto - e non ci sono state gravi conseguenze. La parte più sensibile delle informazioni, quella classificata, non ha subito danni".

Non è la prima volta che i server militari italiani subiscono assalti di pirati informatici. Era già accaduto nel periodo intercorso tra ottobre 2014 e maggio 2015 quando la crew 'Apt28' rubò flussi di notizie riservate al ministero della difesa. "La modalità dell'ultimo attacco è la stessa - ha spiegato Nicola Latorre - condotta con estrema professionalità: veloce ed in grado di lasciare poche tracce. Per fortuna si sono fermati alla posta elettronica, dunque un livello superficiale". Dalle prime indagini messe in atto, l'assalto potrebbe essere partito da una fiera del settore aeronautico che si svolse nel 2014 a Dubai. Alcuni funzionari dell'Aeronautica Militare furono infatti schedati ed ai loro contatti di posta elettronica venne inviato per diversi mesi materiale informativo e pubblicitario. In uno di quei messaggi di posta elettronica potrebbe essere stato abilmente nascosto uno spyware che ha permesso agli hacker di penetrare i server.